9 Dicembre 2024

Prostituzione minorile, sgominata banda di albenesi

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carabinieri Casal di PrincipeNelle prime ore della mattinata odierna, nella provincia di Caserta, i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di prostituzione minorile e sfruttamento della prostituzione.

Si tratta di Osman Hasko, nato in Albania il 9/5/94; Shkumbin Muca, nato in Albania il 21/3/93; Aqif Hasko, nato in Albania il 2/9/63; Faton Dedja, nato in Albania l’ 11/7 /80; Artan Zeqja, nato in Albania il 22/4/82.

L’indagine ha consentito, tra l’altro, di individuare e disarticolare un gruppo di cittadini albanesi che reclutavano e obbligavano alla prostituzione giovani donne, tra cui anche minori.

Condotta dalla Stazione di Cancello ed Arnone da gennaio a luglio 2015 attraverso attività tecniche e dinamiche, l’indagine ha permesso ricostruire il modus operandi di 4 cittadini di nazionalità albanese, appartenenti al medesimo nucleo familiare, che, dopo aver “reclutato” due minori di nazionalità romena e albanese, li inducevano a prostituirsi nella provincia di Caserta cercando anche di celare la loro minore età con l’utilizzo di documenti falsi.

Le vittime, nel corso dell’indagine, più volte sono state recuperate dai carabinieri che le hanno collocate in comunità, dalle quali però gli indagati le facevano allontanare per continuare a guadagnare sfruttandone la prostituzione.

Sono state accertare che la minore di nazionalità romena in precedenza veniva fatta prostituire da un altro indagato di nazionalità albanese a carico del quale i Carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza anche in ordine al reato di sfruttamento della prostituzione di una giovane donna romena, appena maggiorenne, costretta a prostituirsi in strada anche quando era in precarie condizioni di salute, al freddo o con la pioggia.

L’indagine dei militari ha permesso anche di trarre in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti uno dei soggetti raggiunti dal provvedimento odierno e sequestrare uno dei documenti falsi utilizzati dagli indagati per nascondere la minore età di una delle vittime ed eludere quindi eventuali approfondimenti delle Forze di Polizia in caso di controllo.


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