L’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, detenuta dal 9 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate, è uscita dal carcere di Haren e ha fatto rientro nella sua abitazione a Bruxelles, dove da ora si trova agli arresti domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico.
La scarcerazione era stata decisa mercoledì dai magistrati. L’esponente politica ellenica ritrova oggi la figlia di due anni, dopo oltre quattro mesi di prigione.
“Mia figlia mi sta aspettando, sono molto felice che tra poco sarò con lei, la nostra lotta continuerà con la determinazione dei nostri avvocati”, ha detto Kaili ai giornalisti facendo rientro nella sua abitazione di Bruxelles dove si trova ora agli arresti domiciliari nell’ambito del cosiddetto Qatargate.
Parlando ai giornalisti dal finestrino del taxi che l’ha riportata a casa, Kaili ha aggiunto: “Parleremo presto”.
La scarcerazione di Kaili coincide con quella Antonio Panzeri, ex europarlamentare Pd arrestato anche lui quando è scoppiato lo scandalo sulle presunte tangenti trovate nel suo appartamento e in quello della Kaili. L’ex europarlamentare, scarcerato la scorsa settimana, è andato ai domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico, non in Italia, ma nell’appartamento in cui risiede in Belgio come deciso dalla Camera di Consiglio di Bruxelles.