“A Bruxelles c’è ben di peggio di Mussolini, non hanno camicia nera o olio di ricino ma hanno spread e finanza, fanno peggio del fascismo”. Lo ha detto l’europarlamentare e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a Radio Padania.
Salvini ieri intervenendo da Vespa a Porta a Porta ha ribadito che un accordo con Forza Italia alle prossime elezioni regionali dipende da “programmi e progetti politici”. E a Canale 5 oggi rilancia: “Non vogliamo frittate o stare con chi toglie sangue alle regioni”. Salvini esclude, al momento alleanze con l’Ncd di Angelino Alfano: “Non mi alleo con chi sta con Renzi”, anche se, ieri sera, nel salotto di Bruno Vespa i toni con il ministro Ncd Maurizio Lupi sono stati abbastanza morbidi, lasciando intravedere qualche spiraglio di intesa.
A tentare di portare Salvini alla “ragionevolezza”, l’ex ministro di Fi Mara Carfagna che ha sottolineato “l’unità” del centrodestra quale elemento per battere il Pd di Renzi. Su un’alleanza con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni Salvini ha ribadito come “su molte cose” la pensano come la Lega. Meloni e lo stato maggiore di Fdi erano sabato alla manifestazione leghista di piazza del Popolo a Roma.
Per il governatore della Lombardia Roberto Maroni, il Consiglio federale “non ha chiuso la porta” all’alleanza con Fi alle Regionali e ha dato “pieno mandato” a Salvini per discuterne.
Quanto alle tensioni interne in Veneto, Salvini si augura che Flavio Tosi resti nel partito perché “chiunque esce dalla Lega poi non va da nessuna parte”. Il riferimento è alla prova di forza andata in onda ieri al Consiglio federale in via Bellerio dove il segretario del Carroccio ha candidato ufficialmente Luca Zaia e commissariato la Liga in Veneto che era presieduta dal dissidente. “Tosi – ha detto Salvini a Porta a Porta – è un ottimo sindaco, ha cambiato Verona in meglio e nella Lega che immagino io ci sarà spazio per persone in gamba come lui”.