C’era anche il cadavere di una ragazza incinta di circa 25 anni a bordo della nave “Bruno Gregoretti” dalla quale sono sbarcati stamani nel porto di Napoli 463 migranti. I profughi sono giunti al molo 21 dello scalo partenopeo provenienti da operazioni di salvataggio lungo le coste libiche.
Tra i migranti molte donne e bambini (circa una ventina) che hanno ricevuto l’assistenza, insieme con gli altri migranti, delle unità di soccorso e sanitarie, coordinate dal prefetto, Gerarda Pantalone, che sta seguendo le operazioni dall’alba.
“La macchina organizzativa sta funzionando alla perfezione – dice all’Ansa il prefetto – sono impegnati uomini e mezzi di vari enti e associazioni di volontariato come Croce Rossa, Protezione civile della Regione, Comune, Caritas oltre alle forze dell’ordine”. Circa 160 migranti resteranno in Campania e saranno avviati a strutture di accoglienza nelle province di Napoli, Caserta, Salerno. Per una decina di casi è stata necessaria un’assistenza sanitaria particolare.
Intanto, sono circa tremila i migranti che lunedì arriveranno in alcuni porti in Sicilia. La nave Siem Pilot, con a bordo 1.116 migranti e 17 salme, attraccherà a Palermo. Il mercantile norvegese era inizialmente diretto a Cagliari, ma è stata dirottato sul capoluogo siciliano perché dopo lo sbarco di 1.258 profughi avvenuto lo scorso 6 ottobre, in Sardegna non ci sono più posti.
A Messina, sempre domani, approderà una nave militare tedesca con a bordo circa 840 migranti; un’altra arriverà ad Augusta con circa 800 persone a bordo. I migranti sono stati soccorsi in diverse operazioni nel Canale di Sicilia.
Tra ieri e oggi in Calabria, sono sbarcati 1.228 migranti in due distinti sbarchi a Reggio Calabria e a Vibo Valentia. In riva allo Stretto anche anche un ferito a colpi d’arma da fuoco.