La Chiesa di Sant’Agostino di Amatrice è completamente distrutta. Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 3.8, registrata alle 6:10 di domenica mattina è crollata anche la parete destra che sorreggeva ciò che rimaneva della facciata.
La Chiesa, con la torre, era resistita al sisma del 24 agosto, ma la potente scossa del 30 ottobre, quella di magnitudo 6,5, l’aveva distrutta insieme al campanile. Era rimasta in piedi solo mezza facciata e la parete crollata stamane. Resta il Portale, però fortemente compromesso. Il rosone era andato in pezzi.
La Chiesa di Sant’Agostino si trovava all’estremità sud orientale della città di Amatrice, proprio a ridosso dell’antica cinta muraria. Utilizzava per campanile un’antica torre urbica attaccata a Porta Carbonara, a pochi passi dal Parco in Miniatura.
L’edificio di culto fino al XVIII secolo era intitolato a San Nicola di Bari e – riporta amatriceturismo.it – riassume(va) tutti gli elementi propri dell’architettura romanico gotica di derivazione abruzzese.
Guarda com’era la Chiesa (Virtual tour)
La chiesa (era) caratterizzata dall’uso della pietra arenaria, nel portale strombato concluso da cuspide, nelle sculture che decoravano la lunetta e nel coronamento orizzontale. Sull’architrave del portale ormai venuto giù si trovava incisa la data del 1428 e lo stemma della città.
All’interno erano conservati pochi affreschi ma tutti di grande valore artistico e culturale tra cui un’interessante Annunciazione costruita secondo moduli derivanti dall’arte umbro–toscana del tardo XV secolo, attribuita a Dionisio Cappelli. Ci sono impegni alla ricostruzione, ma alcune opere sono andate distrutte.