Tutti gli automobilisti europei che soffrono di disturbi neurologici e del sonno, potrebbero vedersi non più rinnovata la patente di guida. Lo prevede una direttiva europea del luglio 2014 (la 2014/85/CE) che obbliga gli stati membri a recepirla entro la fine del 2015 per poi entrare in vigore l’anno successivo.
In sostanza gli stati devono apportare modifiche legislative per quanto riguarda le modalità di rilascio e rinnovo della patente di guida.
Le modifiche, oltre che teoriche e pratiche, dovranno contemplare anche test diagnostici comportamentali, ovvero accertare se il candidato all’esame e al rinnovo della licenza sia affetto da patologie neurologiche o disturbi del sonno. La patente di guida – recita il provvedimento Ue – non deve essere né rilasciata né rinnovata al candidato o conducente colpito da un’affezione neurologica grave, salvo nel caso in cui la domanda sia sostenuta dal parere di un medico autorizzato.
A tal fine, i disturbi neurologici dovuti ad affezioni, ad operazioni del sistema nervoso centrale o periferico, con sintomi motori sensitivi, sensoriali, trofici, che perturbano l’equilibrio e il coordinamento, sono considerati in funzione delle possibilità funzionali e della loro evoluzione. Il rilascio o il rinnovo della patente di guida potrà in tal caso essere subordinato ad esami periodici qualora sussista un rischio di aggravamento.
Anche chi chi soffre di sindrome da apnee ostruttive del sonno, dovrà sottoporsi a test diagnostici e terapeutici per comprendere il livello di gravità della patologia e se questa è compatibile con lo status di guidatore di autovetture e mezzi pesanti. L’obiettivo della Commissione è quella di limitare fortemente la circolazione su veicoli di soggetti a rischio “colpo di sonno” che possono causare, come accade quotidianamente, incidenti spesso mortali sia di notte ma anche di giorno.
Il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna moderata o grave deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida. A tali soggetti si può consigliare di non guidare fino alla conferma della diagnosi.
La patente di guida può essere rilasciata ai richiedenti o conducenti con sindrome da apnea ostruttiva notturna moderata o grave che dimostrano un adeguato controllo della propria condizione, il rispetto delle cure adeguate e il miglioramento della sonnolenza, se del caso, confermato dal parere di un medico autorizzato.
I richiedenti o i conducenti in cura per sindrome da apnea ostruttiva notturna moderata o grave sono soggetti a un esame medico periodico, a intervalli che da un anno fino a tre anni al fine di stabilire il livello di rispetto delle cure, la necessità di protrarle e una buona vigilanza continua.
CHE COS’E’ LA SINDROME APNEA OSTRUTTIVA
L’Osas è una malattia respiratoria del sonno causata da ricorrenti episodi di ostruzione completa o parziale delle alte vie respiratorie (rino-orofaringe). Tali episodi determinano frammentazione del sonno a cui consegue una sonnolenza diurna inappropriata. L’Osas, in sostanza, è determinata da crisi di soffocamento durante il sonno non percepiti dal soggetto. Poco si parla di questa malattia che è facilmente diagnosticabile e curabile e che ha una prevalenza ed un impatto socio-sanitario simile al diabete, con importanti risvolti medico legali e assicurativi.
PARLANO GLI ESPERTI
“Pensate che circa il 22% degli incidenti stradali in Italia – dichiara il professor Sergio Garbarino, neurologo e rappresentante per l’Italia della Commissione Europea di esperti preposta ad approfondire il tema – è causata da problemi di sonnolenza diurna alla guida, prevalentemente originati d all’Osas”. L’incidenza economica e sociale è elevatissima. Si parla “di circa di 1 miliardo di euro l’anno (tra costi diretti ed indiretti) per l’intera comunità”, afferma Garbarino.
“Numeri altissimi – conferma la dottoressa Loreta Di Michele, pneumologo esperto in disturbi del sonno – se solo pensiamo al fatto che sono circa 4.400.000 i soggetti affetti da apnee notturne di cui oltre 2.000.000 quelli in cui la malattia si presenta con sonnolenza diurna. E’ importante poi sottolineare che la patologia si manifesta nella fascia di età maggiormente produttiva ed interessa soprattutto il sesso maschile. Tradotto in cifre, in base alle ultime statistiche Istat, si tratta di 40.000 sinistri in Italia e circa 240.000 in tutta l’Unione Europea. Un vero e proprio bollettino di guerra”