Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015 le lancette dovranno essere spostate dalle 3 alle 2 e quindi si dormirà un’ora in più. Torna infatti l’ora solare. In particolare, si recupereranno i 60 minuti “persi” nella notte tra il 28 e il 29 marzo scorsi, quando scattò l’ora legale.
Sembra irrilevante, ma il cambio dell’ora può causare patologie serie come la depressione. Tra i consigli suggeriti per abituarsi gradualmente al cambio c’è quello (sempre valido) di andare a dormire prima la sera ed alzarsi presto per almeno 15 giorni dopo il cambio dell’ora legale, per aiutare gli organi a ritrovare il senso del tempo naturale.
E proprio a causa di questi piccoli disagi, che c’e chi vorrebbe abolire il cambio di ora tra l’inverno e l’estate. Eliminare l’ora solare e far valere quella legale tutto l’anno.
E’ la proposta che il Codacons ribadisce: “Secondo alcuni studiosi americani – spiega l’associazione – lo sfasamento di un’ora determina, in un bambino su due, disturbi del sonno. E risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti”.
In base ad una ricerca effettuata dal Codacons, l’iniziativa sarebbe condivisa dall’80% degli italiani, stufi dei continui cambi tra ora solare e ora legale. In tal modo si avrebbe il vantaggio di recuperare l’ora di luce anche in inverno, “senza subire però il costo economico e il disagio legato all’aggiustamento dell’orario”.
“Ricordiamo – conclude poi il Codacons – che in farmacia, a seguito del cambio ora solare-legale, si impennano anche le vendite di prodotti contro il jet lag (crisi da fuso orario, ndr)”.
CHI L’HA IDEATA – L’ora legale nacque come strumento per risparmiare energia: ad avere l’idea fu Benjamin Franklin nel ‘700, ma fu solo nel 1916 che la Camera dei Comuni della Gran Bretagna la approvò.
Anche in Italia l’ora legale scattò nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre: negli anni successivi, e fino al 1920, l’inizio fu anticipato a marzo. Sospesa nel 1920, tornò in auge nel 1940 e negli anni del periodo bellico, e rimase in vigore fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita.
L’adozione definitiva risale al 1966, in concomitanza con la crisi energetica. Per i primi tredici anni venne stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore da fine maggio a fine settembre: dal 1981 al 1995, invece, si stabilì di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre. Il regime attuale, infine, è partito nel 1996, quando il periodo fu prolungato fino alla fine di ottobre.