15 Gennaio 2025

Terrorismo, dopo Frontex Minniti rilancia: “Minaccia resta alta”

I jihadisti potrebbero infiltrarsi nei barconi di migranti. Ieri l'arresto a Foggia di un egiziano che indottrinava i bambini, stamane un italo marocchino arrestato a Torino

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Daesh Isis“Il quadro della minaccia di Isis rimane radicalmente immutato. Anzi,la caduta di Raqqa e Mosul, se da una parte fa venir meno l’elemento territoriale del Califfato, dall’altro aumenta la pericolosità della componente terroristica”. Lo dice il ministro dell’Interno, Marco Minniti, intervistato da “La Stampa”.

Minniti parla anche dell’arresto a Foggia di un egiziano, Abdel Rahman, 59enne naturalizzato italiano che indottrinava i bambini ai precetti dell’Isis, e rileva che l’indagine ha disegnato uno “scenario assolutamente agghiacciante. Una cosa che non ha eguali in Occidente”. Il ministro nel pomeriggio riunirà il Comitato antiterrorismo per fare il punto con le forze dell’ordine e con l’intelligence.

E’ di stamane l’arresto a Torino di un altro presunto affiliato all’Isis, Elmahdi Halili, 23enne italo-marocchino che aveva tradotto in italiano il testo del Califfato e per questo già arrestato nel 2015 ma era tornato libero dopo aver patteggiato la pena.

Ieri Frontex aveva detto che la minaccia terroristica resta alta, per possibili infiltrati jihadisti sui barconi di migranti. La minaccia “non è diminuita e dobbiamo essere certi che non vi siano attraversamenti delle frontiere dell’Ue non intercettati, perché questo va a scapito della sicurezza europea”, ha detto il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, al Parlamento europeo, parlando dell’operazione Themis. Leggeri ha spiegato che i velivoli di Frontex hanno rilevato flussi di migranti non intercettati da Algeria e Tunisia, che pongono “preoccupazioni di sicurezza” e su cui si sta lavorando.

“Non ci aspettiamo un aumento degli arrivi di migranti dalla Libia, almeno non per il momento”, ha detto ancora Leggeri, dove ha illustrato i contorni della nuova operazione Themis, che sarà sottoposta ad una prima valutazione ufficiale a fine aprile, inizio maggio.

“Dal primo gennaio ad ora sono stati 6000 i migranti illegali intercettati sulla rotta del Mediterraneo centrale, il 62% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma solo il 71% di questi è partito dalla Libia, rispetto al 95% del 2017, perché nel 2018 il 20% delle partenze dei migranti è avvenuto dalla Tunisia”, ha spiegato. In termini di nazionalità, a sbarcare sono stati soprattutto eritrei (1500), tunisini (1200), seguiti da nigeriani, pachistani, libici (nuova tendenza) ed ivoriani.

Minniti riunisce il Comitato Antiterrorismo

“L’ulteriore rafforzamento dei controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone, “nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare affluenza di visitatori anche in vista delle festività pasquali”, è stato chiesto dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, che oggi ha presieduto al Viminale una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), alla quale hanno partecipato i vertici nazionali delle Forze di Polizia e dei servizi di Intelligence, “a seguito delle recenti operazioni di Foggia e di Torino”.

Nel corso della riunione è stato deciso di tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio. Tutte le forze di polizia ed i servizi di intelligence, informa il Viminale, “saranno impiegati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo, con l’obiettivo di garantire il massimo impegno per la sicurezza e la tranquillità di cittadini e turisti”.


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