Sono oltre 350 le vittime, 15 in Sardegna, della truffa, per circa tre milioni di euro, scoperta dalla Polizia postale di Cagliari sugli abbonamenti a false riviste delle forze dell’ordine. Sono 46 gli indagati, soprattutto residenti in Lombardia, ma anche in Puglia, accusati a vario titolo di estorsione, riciclaggio, sostituzione di persona, molestie e disturbo alle persone.
Fra le vittime una ultra novantenne che ha pagato 30mila euro, un commerciante che ne ha pagati 80mila e un sacerdote, residente nella provincia di Cagliari, che ha sborsato 2.900 euro. Proprio dalla denuncia presentata nell’ottobre 2016 dal parroco ha fatto scattare le indagini della Polizia postale. Gli specialisti della polizia hanno così scoperto la truffa e le estorsioni.
Due le fasi accertate, come due sarebbero i gruppi criminali coinvolti. Un primo nucleo contattava soprattutto commercianti e anziani facendo loro sottoscrivere gli abbonamenti alle false riviste delle forze dell’ordine, 80-120 euro per ricevere a casa le riviste fasulle, non avevano inoltre alcuna registrazione in Tribunale. Terminato il periodo di abbonamento, oppure quando le vittime decidevano di non sottoscriverli più entrava in azione il secondo gruppo che si occupava di estorcere denaro.
Fingendosi avvocati – a volte si presentava un certo “Fumagalli”, in altre occasioni la “dottoressa Santelli” – minacciavano le vittime di controlli, oppure di pignoramenti e azioni legali a causa dei mancati pagamenti degli abbonamenti. Ottenute le prime cifre richiamavano e chiedevano altro denaro. Tre giorni fa gli agenti della Polizia postale di Cagliari, con la collaborazione dei colleghi di Milano, Reggio Calabria, Bari e Perugia hanno fatto scattare le perquisizioni. A Bari è stata individuata e sequestrata la tipografia in cui venivano stampate le riviste fasulle, a Milano tre call center illegali da cui partivano le telefonate per le estorsioni.
SEQUESTRATI 78 CONTI PER UNA TRUFFA DA 3 MLN EURO – Gli agenti della Polizia postale di Cagliari hanno sequestrato 78 rapporti bancari e postali in cui le vittime versavano le somme di denaro richieste dai falsi legali e dai falsi addetti al recupero credit – l’operazione è stata denominata infatti “Rec Credit” proprio per questo -. I conti venivano velocemente svuotati con continui prelievi di denaro agli sportelli bancomat. Ammonta a oltre tre milioni di euro il giro di affari della truffa sugli abbonamenti.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati documenti e supporti informatici ritenuti di interesse investigativo, tra questi anche l’elenco delle persone chiamate dai call center: oltre ottomila in tutta Italia. “Questi soggetti minavano il rapporto di fiducia tra le forze dell’ordine ed i cittadini – ha sottolineato il questore di Cagliari, Pierluigi D’Angelo – questa operazione è importante proprio perché ristabilisce questo rapporto. Tutti i cittadini possono rivolgersi alle forze dell’ordine”. La Polizia ricorda che la rivista ufficiale è Polizia Moderna e l’abbonamento può essere sottoscritto contattando le questure. (Ansa)