26 Aprile 2024

Come manipolare l’informazione, le 4 agenzie di stampa del potere

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È uno degli aspetti più importanti del nostro sistema mediatico – eppure quasi sconosciuto al pubblico: la maggior parte delle notizie internazionali in tutti i nostri media proviene da sole tre agenzie di stampa globali a New York, Londra e Parigi. Ne esiste una quarta con sede a Berlino.

Il ruolo chiave di queste agenzie significa che i nostri media per lo più riferiscono sugli stessi argomenti e spesso usano anche la stessa formulazione. Inoltre, i governi, le forze armate e i servizi segreti utilizzano le agenzie globali come moltiplicatori per la diffusione mondiale dei loro messaggi, spesso “veline” date in pasto all’opinione pubblica. Il collegamento in rete transatlantico dei media consolidati garantisce che il punto di vista desiderato non venga messo in dubbio.

Uno studio sui rapporti sulla Siria di tre importanti quotidiani tedeschi, austriaci e svizzeri illustra chiaramente questi effetti: il 78% di tutti gli articoli si basa interamente o parzialmente su report di agenzie, ma lo 0% su ricerche investigative. Inoltre, l’82% di tutti i commenti e le interviste sono favorevoli agli USA/NATO, mentre la propaganda e le fake news si trovano, secondo i grandi potentati occidentali, solo dall’altra parte, quando sono i primi a falsificare le notizie.

La posizione del monopolio di queste agenzie ha diverse conseguenze: determinano la scelta dei servizi, decidono di chi e di cosa parlare e di chi e di cosa non parlare ed è evidente che si tratta di servizi uniformi, spesso unicamente copiati.

Ma chi sono queste 4 grandi agenzie di stampa che influenzano l’opinione pubblica occidentale spesso manipolando l’informazione a uso e consumo dei grandi potentati e l’alta finanza?

1. L’agenzia americana Associated Press (AP)
Appartenente a un gruppo di società mediatiche americane, l’AP ha oltre 4’000 impiegati nel mondo intero. La sua sede è a New York. Le informazioni di questa agenzia sono usate da circa 12.000 media nel mondo e ogni giorno raggiungono più della metà della popolazione mondiale.

2. L’Agenzia France Presse (AFP)
Si tratta di un’agenzia semi-privata, che conta anche 4.000 collaboratori. Ogni giorno, l’AFP invia quasi 3.000 notizie e altrettante fotografie ai media nel mondo intero. Ha sede a P.arigi

3. L’agenzia britannica Reuters, con sede a Londra
E’ un’agenzia privata che dà lavoro a circa 3.000 persone. Nel 2008, Reuters è stata acquistata dal canadese Thomson – una delle 25 persone più ricche al mondo. La nuova agenzia Thomson Reuters ha la sua sede principale a New York.

4. L’agenzia di stampa tedesca DPA
Questa agenzia dà lavoro a circa 1.000 giornalisti in un centinaio di paesi. La DPA (Deutsche Presse Agentur) possiede anche case editrici e stazioni radio. Dal 2010, la sua redazione principale è presso la casa editrice Axel Springer a Berlino. La DPA collabora strettamente con la Associated Press e possiede la licenza per la commercializzazione dei servizi di AP nei paesi di lingua tedesca.

Queste agenzie determinano la diffusione delle informazioni mondiali. Vi sono inoltre agenzie di portata minore, che non sempre dispongono di una propria rete di corrispondenza all’estero e dunque fanno capo a una delle 4 agenzie principali.
Ad esempio, l’agenzia di stampa austriaca APA e l’agenzia di stampa svizzera SDA.

In Italia la più importante agenzia di stampa è l’ANSA (partecipata dalle maggiori testate e destinataria di contributi pubblici), e in parte minoritaria l’Agenzia Italia (Eni), e l’Adnkronos (Marra comunicazioni).

“La maggior parte delle notizie internazionali trasmesse dai media occidentali viene fornita da sole tre agenzie di stampa globali con sede a New York, Londra e Parigi.

Il ruolo chiave svolto da queste agenzie sta a significare che i media occidentali spesso parlano degli stessi argomenti, persino usando le stesse parole.

Inoltre, i governi, i servizi di intelligence e l’esercito utilizzano queste agenzie di stampa globali come dei moltiplicatori per diffondere i loro messaggi (detti anche “Veline”) in tutto il mondo”.

Chiediti: Quando ascolti il telegiornale e leggi le notizie sui giornaloni mainstream, ti stanno raccontando sempre la verità? No. L’informazione, come nel caso del Covid-19, è totalmente manipolata, ma i cittadini credono purtroppo alle colossali fake news che vengono diffuse e che infondono paura e terrore. Ma come diceva il noto Ministro per la Propaganda del Nazismo, Joseph Goebbels “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte questa diventerà una verità”. Il sistema èlitario e mediatico mainstream ha preso a prestito questa pratica, adottando sistematicamente la censura di notizie vere ma scomode al regime.

A un alto gerarca del nazismo al processo di Norimberga gli venne chiesto: “Come siete riusciti a sottomettere il popolo tedesco alle volontà del regime?”. Lui rispose: “Semplice, con la paura! Se il popolo ha paura è disposto a fare qualsiasi cosa”.

Con i media, gli editori fanno politica, ovvero ritorsioni politiche. Uno degli esempi lampanti risale al 2011 quando tutti in coro parlavano dello Spread alle stelle (da tempo stranamente scomparso dagli schermi…) e con il governo Berlusconi, l’ultimo eletto nel 2008, costretto alle dimissioni dopo le enormi pressioni internazionali e mediatiche. “Fate presto”, nel sostituire il governo, titolò un giornalone economico mainstream. L’establishment decise allora di piazzare un premier gradito alle èlite, il prof. Mario Monti, che portò l’Italia alla rovina con le sue folli politiche di austerità decise ai piani alti di Bruxelles e Berlino e dell’alta finanza. Qualche anno dopo si parlò di un vero e proprio golpe “bianco” ai danni di quel governo.

Un altro esempio di come manipolare l’informazione si può prendere dalla grande manifestazione di protesta a Berlino di fine agosto 2020 contro la “dittatura sanitaria”. Anche in questo caso la notizia fu quasi del tutto censurata. Qualcuno l’ha data parlando di qualche migliaia di estremisti di destra, nazisti, razzisti e negazionisti. In un Tg de La7 venne addirittura detto che la manifestazione con qualche migliaia di persone, venne sciolta dalla Polizia. Una notizia del tutto inventata. A Berlino parlò Robert Kennedy jr, davanti a oltre un milione di persone e non c’erano nazisti e razzisti, ma persone normali, famiglie, anziani e bambini, che semplicemente hanno protestato contro questo sistema che col pretesto del virus ha cancellato in pochi mesi diritti e libertà.

(Articolo aggiornato a fine Agosto 2020)


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