I militari del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza di Roma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare personale nell’ambito dell’indagine denominata “Christmas tree” coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, che vede coinvolti dirigenti pubblici di Roma Capitale, gravemente indiziati di reati di turbata libertà degli incanti e falso ideologico.
La misura cautelare disposta nei confronti di un dirigente pubblico, all’epoca dei fatti in servizio presso la Direzione Gestione Territoriale Ambientale, è stata emessa dal Gip del Tribunale di Roma.
Secondo l’accusa il dirigente, mediante collusioni previamente intervenute con altri funzionari pubblici e imprenditori, ha determinato una grave alterazione della regolarità delle
procedure di gara per l’affidamento di lavori e servizi di riqualificazione ambientale e manutenzione delle aree verdi di Roma.
Le indagini condotte dal Nucleo Speciale Anticorruzione hanno permesso di
acclarare l’esistenza di un collaudato ed organizzato sistema – di cui il dirigente colpito da misura cautelare è risultato essere il dominus – volto a favorire, attraverso una serie di anomalie e irregolarità procedimentali, a loro volta integranti autonome ipotesi di falso, determinati gruppi imprenditoriali, a scapito degli altri
concorrenti, di fatto impossibilitati a determinarsi sulla base di un corretto e
tempestivo quadro informativo.
Le evidenze investigative dimostrano come almeno 12 aggiudicazioni, tutte
espletate nello stesso giorno (28 dicembre 2012) per un importo complessivo superiore ai 2 milioni di euro, fossero già state “decise”, in accordo collusivo con le varie società chiamate a partecipare, molte delle quali, tra di loro collegate, e con
la compiacenza dei vari funzionari membri delle commissioni aggiudicatrici, che, in alcuni casi, pur firmatari dei verbali di gara, sono risultati assenti dagli uffici comunali o addirittura in ferie.
All’esito delle attività sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Roma 12 imprenditori e 11 dipendenti di Roma Capitale, coinvolti a diverso titolo nella vicenda.