I Carabinieri della Compagnia di Marcianise (Caserta) hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale procura, con la quale sono stati sottoposti agli arresti domiciliari due dipendenti del Museo archeologico atellano di Succivo, indagate, unitamente ad altre 13 persone tutte in servizio presso il citato museo, per i reati di falsa attestazione della relativa presenza in servizio e di truffa a danni di ente pubblico.
Il provvedimento cautelare scaturisce da un’articolata indagine – basata su intercettazioni telefoniche, video riprese e servizi di osservazione – che, posta in essere dal mese di gennaio 2016, ha consentito di raccogliere un grave quadro indiziario nei confronti dei due dipendenti pubblici colpiti dai provvedimenti giudiziari per reiterate condotte fraudolente di assenteismo nell’ambito di una generalizzata situazione di assenze arbitrarie dalla sede di lavoro, messa in atto a alcuni dipendenti del museo. Secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal provvedimento del GIP, è risultato che uno degli indagati, dopo essersi recato a lavoro, senza far rilevare la sua assenza mediante il sistema marcatempo, si allontanava per diverse ore.
Inoltre in altre circostanze, a mezzo di attestazioni mediche ritenute false, trascorreva la maggior parte delle giornate all’interno di un centro scommesse, dedicandosi a tutti gli effetti a questa seconda attività lavorativa.
Il contesto di diffuso malcostume e di generalizzata e prolungata inerzia da parte dei dirigenti
preposti al controllo, emerso dagli accertamenti investigativi, è stato definito dal Giudice per le indagini preliminari come “sconcertante e sconfortante perché basato sulla piena consapevolezza dei dirigenti circa le condotte illecite poste in essere dai dipendenti del Museo nonché caratterizzato dall’inerzia nei confronti di tali condotte”.