9 Dicembre 2024

Alluvione nelle Marche, una strage: 11 morti e due dispersi. Ricerche senza soste

Improvvisa ondata di maltempo nella notte. Colpiti diversi centri in provincia di Ancona. Soccorritori al lavoro. Si cercano madre e figlia e un altro bambino. In poche ore è caduta la quantità di pioggia che in media cade in sei mesi. Deliberato lo stato di emergenza

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E’ salito a 11 il numero dei morti a causa della violenta alluvione nelle Marche. Vittime sono state trovate a Ostra, a Trecastelli e Barbara, tutti centri della Senigallia, in provincia di Ancona. Due sono i dispersi, tra cui un bambino, Mattia. Le ricerche proseguono senza soste, tra fango e detriti i soccorritori continuano a cercare.

Trovato esanime un uomo di 80 anni, il cui cadavere è stato tratto fuori venerdì pomeriggio dal fiume Esino, in un’altra parte della provincia. L’anziano non sarebbe stato trascinato via dalla piena, ma sarebbe scivolato in acqua in località Angeli di Rosora. I dispersi scendono a 3 perché è stato nel frattempo identificato il corpo della 17enne Noemi Bartolucci, rintracciato a qualche chilometro di distanza dal luogo in cui era stata trascinata via dalla forza dell’acqua a Barbara, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre e al fratello a bordo di due auto. Ad identificare la salma è stato proprio il fratello 23enne, mentre la madre Brunella Chiù, di 56 anni, risulta ancora dispersa. E tra i dispersi restano Mattia, 8 anni, strappato dalle braccia della madre mentre stavano fuggendo dopo avere avere abbandonato l’auto a Castelleone di Suasa, e un altro uomo di Arcevia. “Speriamo che l’acqua si abbassi ancora – il commento del sindaco di Barbara Marco Pasqualini -, oggi chiederò l’intervento di unità cinofile”.

Intanto, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, approvando un primo finanziamento di 5 milioni. Il premier Mario Draghi si è recato nelle zone colpite dal maltempo.

“E’ un disastro. Faremo tutto il possibile”, ha detto il presidente del consiglio in visita a Pianello di Ostra, in provincia di Ancona. “Faremo tutto il necessario – ha continuato -. Vi abbracciamo tutti, vi siamo vicini e contate su di noi”. “Certo che c’è un problema idrogeologico”, ha detto Draghi.

In mattinata i vigili del fuoco hanno recuperato a Bettolelle, una frazione del comune di Senigallia, il corpo di un uomo che è stato travolto dall’acqua mentre era a bordo della sua auto.

Salvo, invece, un altro, che i vigili del fuoco hanno soccorso su un albero. In poche ore sono caduti 400 millimetri di acqua, la pioggia che cade in media in sei mesi.

“Al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata”, ha detto il sindaco di Barbara, Riccardo Paqualini, che ha fatto il bilancio dei dispersi del nubifragio.

Nella notte sono state salvate decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi.  Operazioni di soccorso anche nel pesarese dove sono state recuperate dall’elicottero del Corpo Nazionale cinque persone in difficoltà a Serra Sant’Abbondio e due sul monte Catria. Effettuati finora 400 interventi tra le province di Ancona e Pesaro Urbino, oltre 300 i Vigili del fuoco al lavoro.

L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme. E l’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa”, dice all’Ansa l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi. In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”.

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è partito per le Marche dopo la bomba d’acqua. “Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari”. Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. “E’ piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno – aggiunge – e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte”.

Intanto continua il lavoro dei soccorritori, andato avanti per tutta la notte a Barbara, comune che assieme a Otra e Trecastelli e che è stato investito da un’ondata di acqua e fango che ha travolto tutto il paese.

Al momento ha smesso di piovere nella zona di Senigallia e hinterland ma proseguono incessanti le operazione si soccorso a persone in difficoltà dopo le forti precipitazioni, esondazioni e allagamenti che hanno causato disagi e vittime nell’Anconetano.

A Senigallia allagamenti nei pressi del casello autostradale che è chiuso. I vigili del fuoco hanno messo in salvo alcune persone, tra cui anziani anche in queste ore, con gommoni da rafting: nel centro di Senigallia si segnalano anche blackout. Nelle Marche in arrivo e al lavoro rinforzi dei vigili del fuoco anche da altre regioni tra cui Lombardia, Abruzzo ed Emilia Romagna.

“Ci sono moltissime frane nell’entroterra di Senigallia, anche il più piccolo fosso in campagna, prosciugato dalla siccità, quando è stato invaso dalla pioggia si è trasformato in un fiume di detriti”, dice all’Ansa l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.

“Il pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia sta accogliendo persone in stato di choc e ipotermia – prosegue l’assessore – che sono state soccorse e trasportate fuori dalle loro abitazioni, dove erano bloccate dall’acqua”. Ci sono poi feriti trasportati negli ospedali “di Jesi e Fano”. Infine “abbiamo ricevuto una valanga di telefonate al Nue 112, tanto che abbiamo dovuto chiedere aiuto alla Toscana”.


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