Sarebbero più di due i sospetti terroristi cui la polizia belga sta dando la caccia in queste ore a Bruxelles. Forse una decina.
Domenica, come sabato la città è rimasta “chiusa”. Blindata tra militari e saracinesche abbassate.
Il ministro dell’Interno Jan Jambon ha riferito che la minaccia maggiore è quella rappresentata da Salah Abdeslam, super ricercato per gli attentati di Parigi e amico di infanzia di Abaaud, il jihadista ucciso nel blitz di Saint-Denis, ritenuto dai vertici dell’intelligence la mente degli attentati di Parigi.
Il giovane non è tra le vittime del blitz a Saint-Deniz, per cui le autorità del Belgio sospettano possa aver raggiunto compagni anch’essi affiliati a Daesh.
A Bruxelles e in altri luoghi sensibili il governo ieri ha innalzato il livello di allerta massima per “concreti rischi di attacco terroristico.
Il primo ministro aveva riferito che è alto il timore che i complici degli attentatori che hanno causato la morte a Parigi di 130 persone è abbastanza preoccupante. Da qui la decisione di alzare al 4° grado l’allerta di sicurezza.
La metropolitana rimane chiusa fino a lunedi mattina, mentre i residenti sono stati invitati a evitare luoghi affollati.
Già sabato la città si presentava spettrale. Deserte strade e piazze di solito frequentate da migliaia di giovani. I soldati pattugliano le strade dando il senso di una città in guerrà.
Intanto è caccia all’uomo su Salah Abdeslam, 26, cittadino francese che ha vissuto a Bruxelles, a Molenbeek. La polizia ha diffuso informazioni sulla pericolosità del jihadista: “E’ armato e pericoloso”.
Alcuni suoi amici hanno riferito che Salah si trovava nella periferia di Bruxelles e starebbe cercando di scappere in Siria, luogo per lui certamente “sicuro”.