Follia a Trentola Ducenta, vicino Caserta. Un furgoncino parcheggiato male scatena una lite culminata in una strage.
E’ di 4 morti il bilancio del raptus omicida di Luciano Pezzella, agente della Polizia penitenziaria di 49 anni. L’uomo ha commesso la strage in via Carducci a Trentola Ducenta, nel casertano, uccidendo tre persone di uno stesso nucleo familiare (padre, madre e figlio) e un’altra persona.
Luciano Pezzella, secondo le prime ricostruzioni sarebbe sceso di casa e ha iniziato a litigare con i vicini per un furgoncino parcheggiato dove secondo lui non doveva stare. È poi salito in casa, ha preso la pistola d’ordinanza, si è recato dai vicini, padre, madre e figlio, e ha fatto fuoco uccidendoli.
Le vittime, secondo quanto scrive “Il Mattino” sono Michele Verde 61 anni, la moglie Vincenzina (58 anni) e il figlio Pietro di soli 31 anni. La quarta vittima è Franco Pinestra, di 37 anni, che viveva a San Marcellino. Quest’ultimo pare fosse un cliente dei Verde. Aveva acquistato della frutta.
La fidanzata del giovane si è salvata perché al momento della sparatoria si trovava al piano superiore del palazzo. Secondo la sua prima testimonianza sarebbe stato il fidanzato Pietro Verde a dirle: “resta in camera”. Il giovane è poi sceso in soccorso del padre e della madre ma anche lui ha trovato la morte.
La dinamica – Una volta in strada l’agente penitenziario ha ucciso Michele Verde, proprietario del furgone che conteneva cassette con la frutta, ed aveva provato a fuggire. Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri, appare questa la dinamica della strage di Trentola Ducenta. L’assassino si è poi costituito nella caserma dei carabinieri di Aversa.
Sembra che proprio il parcheggio del furgone fosse una costante causa di litigio tra l’agente penitenziario e le vittime. Oggi ha messo fine a tutto spedendoli tutti al creatore. Una strage assurda che ha sconvolto Trentola Ducenta e tutto il casertano.
L’agente, presunto autore della strage, è stato subito sottoposto a interrogatorio da parte dei Carabinieri, che l’hanno fermato dopo che si è costituito. Sulla vicenda indagano i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, al comando del colonnello Giancarlo Scafuri, e del maggiore Pannone. In corso i rilievi sulla scena del delitto. Le indagini sulla strage sono coordinate dal sostituto procuratore di turno presso la Procura di Napoli Nord.