9 Dicembre 2024

Caso Scajola, dalla dama bianca a quella bionda alla vedova nera

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“Si chiama Rosa Criscuolo, ha 33 anni, avvocatessa di San Giorgio a Cremano ed è la donna con la quale l’ex ministro Claudio Scajola ha trascorso la serata in un albergo di via Veneto a Roma prima di essere arrestato. «Con Claudio ci diamo del tu anche se l’ho visto solo due volte. Quella notte nello stesso hotel ma in camere diverse. A cena abbiamo parlato dei veleni di Forza Italia». E sulla Pascale: «Non mi è simpatica, parla male di Cosentino»”.

L’intrigante e sexy “dama bionda” in questa intervista al Corriere del Mezzogiorno parla dell’ultima sera con Scajola. “Abbiamo parlato di Forza Italia e della Pascale che detesto”. Lei si definisce la “vedova nera” nel senso che chi l’ha frequentata è finito in carcere: da Scajola a Iannicello a Cosentino. “Mai votato per Forza Italia”

 (Angelo Agrippa per il  Corriere del Mezzogiorno 13-5-2014)
Insomma, lei è stata in compagnia dell’ex ministro Scajola la sera prima del suo arresto?
«Sì. Abbiamo cenato assieme. Lui non mangia pasta, ha preso una scaloppina al limone. Abbiamo parlato dei problemi di Forza Italia in Campania».
Con il ligure Scajola?
«Sì, Claudio voleva sapere cosa accade qui da noi».
Claudio? Gli dà del tu?
«Guardi, se vuole insinuare chissà cosa, le dico che non è così. Claudio è troppo avanti con l’età. Sì, gli do del tu, cosa c’è di male? Tra due persone che si stimano non c’è nulla di male».

Un rapporto confidenziale, il vostro?
«Cosa vuoi dire? Sì e no l’ho incontrato un paio di volte. Grazie ad alcuni riferimenti comuni sul territorio. Il deputato Paolo Russo, per esempio, è un suo amico».
Dove ha incontrato Scajola per la prima volta?
«Non sono pratica di Roma. La prima volta ci siamo visti a marzo scorso. Anche allora abbiamo cenato. Ma non abbiamo dormito nello stesso albergo».
Mentre la sera prima dell’arresto lei e l’ex ministro dell’Interno avete dormito nello stesso albergo.
«Sì, all’Hotel Imperiale di via Veneto. Io nella camera 203 e lui nella 213».
Ricorda entrambe le camere? «Ho buona memoria».

Le ha detto nulla della latitanza di Matacena?

SEXY Rosa Criscuolo
SEXY- Rosa Criscuolo

«Macché, assolutamente nulla. Ne ha ricevuto alcuna telefonata mentre mangiavamo».
Rosa Criscuolo, 33 anni, da San Giorgio a Cremano, fisico esuberante, un passato come fotomodella, un presente come avvocato praticante con studio in corso Lucci a Napoli, ex candidata dei Ds, nel 2007, al consiglio comunale della sua città, oggi iscritta ai Radicali italiani, si considera la «spin doctor» de I Cosentiniani, un gruppo sorto su Facebook a sostegno dell’ex sottosegretario e coordinatore campano del Pdl finito nuovamente agli arresti con l’accusa di estorsione e sotto processo perché imputato di concorso esterno in associazione camorristica.

Ma allora, lei e Scajola di cosa avete parlato?
«Claudio è un uomo serio, tranquillo, riservato. Mentre cenavamo abbiamo guardato anche un film in tv. Aveva un gran mal di testa. Sì, era incavolato nero contro Giovanni Toti, il consigliere di Berlusconi. Era rimasto deluso perché diceva che gli ha negato la candidatura alle elezioni europee. Pure con Berlusconi ha il dente avvelenato. Io gli ho detto che non se ne può più in Campania, i filtri del partito sul territorio raccontano tutta un’altra realtà al livello centrale. Ed è per questo che io preferisco mantenere contatti diretti con gli esponenti nazionali».

Con quale altro esponente nazionale ha interlocuzioni così assidue?
«Non posso dirlo. Uno sì, è Giorgio Leonardi, ex segretario provinciale del Pdl trentino. Ora, però, con altri amici e colleghi avvocati stiamo costruendo un nuovo movimento politico qui a Napoli. E se vengono a sapere con chi manteniamo i nostri contatti non ci lasceranno in pace».

Chi non vi lascia in pace?
«I Cesaro, i De Siano. Temo la loro reazione. Vediamo domani, sarò a Gragnano con il capolista di Forza Italia alle Europee, Raffaele Fitto».
Scusi se insisto: è possibile che Scajola non temeva di essere arrestato? Non le ha detto nulla a cena, poche ore prima di essere portato a Regina Coeli?
«No, nulla. Mi ha solo raccontato che quando ha ricevuto la sentenza di assoluzione per quell’altra storia, la vicenda della casa al Colosseo, ha avuto come la sensazione che in Forza Italia fossero tutti scontenti. Quasi come se si fossero aspettati una condanna, non l’assoluzione».
Bel clima.
«A chi lo dice, a me? Sembro la “vedova nera” della politica. Attenti a prendere un caffè con me. Ho collaborato con il consigliere regionale Massimo Ianniciello e lo hanno arrestato per la storia dei rimborsi facili. Ho sostenuto e sostengo Nicola Cosentino e si sa dov’è, nel carcere di Poggioreale. Ora vado a cena con Claudio e l’indomani mattina viene arrestato: alcuni amici mi sono venuti a prendere a Roma, tanto sono rimasta sotto choc per la notizia dell’arresto».

Porta male a quelli di centrodestra?
«Chissà. Ma io credo in un disegno: vogliono ridimensionare Forza Italia perché con Ned e altri cespugli puntano a ripartire alle prossime elezioni politiche, ma senza portarsi dietro i leader del territorio».
Chi c’è dietro questo disegno?
«Secondo lei?».
Anche lei ce l’ha con la signorina Pascale?
«No, non mi parli di quella lì. Non mi è simpatica».
Non l’ha mai conosciuta?
«Mai, neanche sfiorata».
Perché ce l’ha con Francesca Pascale?
«Perché parla male di Cosentino».

Lei è stata candidata dei Ds al consiglio comunale di San Giorgio a Cremano?
«Confermo, nel 2007, ma come riempilista. Poi nel 2010 mi sono presentata in una lista civica e lì è andata molto meglio».
Com’è diventata cosentiniana?
«Per la mia passione liberale e garanti sta. Mi occupo di temi sociali, per sei o sette mesi ho lavorato presso la commissione regionale per le Politiche sociali. Ma non ho mai votato né per il Pdl, né per Forza Italia».
Prende in giro?
«Per niente. Certi valori non sono ne di destra, ne di sinistra».
Scusi, lei è fidanzata?
«Ho una relazione con un giovane, e se vuole saperlo è impegnato con il Pd. E con lui che mi sono incontrata a Roma prima di andare a cena con Scajola».
Non è geloso?
«Di chi, di Claudio? Ma mi faccia il piacere».


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