5 Dicembre 2024

Champions League, l’Inter batte il Milan e vola in finale

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Inter batte Milan 1-0 nel ritorno della semifinale di Champions League ed è la prima finalista della massima competizione europea. La rete della vittoria a San Siro l’ha realizzata Lautaro Martinez al 29′ della ripresa. All’andata la squadra di Inzaghi si era imposta 2-0.

Dopo Herrera, Invernizzi e Mourinho, ora tocca a Simone Inzaghi. Il tecnico emiliano è il quarto allenatore a portare l’Inter in finale di Champions League e dopo il successo contro il Milan nella semifinale si gode il momento, dopo le tante critiche degli ultimi mesi. “Nei prossimi giorni ci renderemo conto, per noi era un sogno, ma ci abbiamo sempre creduto. Percorso straordinario, vincere in questo modo un derby in semifinale porta soddisfazione”, le parole di Inzaghi dopo il successo. “Real Madrid o Manchester City? Sono due delle migliori squadre d’Europa, all’andata è stata equilibrata. Sono contento per noi, domani guarderò la partita con interesse”.

E poi il messaggio per il futuro: “Ho un contratto anche per prossimo anno, serate come quelle di stasera ti legano ancora di più all’ambiente. Io e il mio staff, come i giocatori, lavoriamo tantissimo. Era un sogno e ora è diventato realtà, ma c’è ancora una finale da giocare. A fare festa è anche il presidente dell’Inter Steven Zhang. “Alzare la coppa? Tutto è possibile, qualsiasi cosa può accadere in 90 minuti. Noi ci crediamo. Inzaghi sarà l’allenatore dell’Inter per tante stagioni. Ho lavorato con tanti allenatori pur avendo solo 31 anni, Inzaghi è speciale e poi è l’unico che non mi ha mai chiesto giocatori”.

Mastica amaro invece Stefano Pioli, che non ha mancato di fare i complimenti ai rivali nerazzurri. “L’Inter ha giocato meglio di noi nelle due partite e meritato la finale. Siamo mancati nei primi 15 minuti all’andata. Speravamo di far meglio. Dobbiamo finire bene la stagione. Sarebbe stato eccezionale raggiungere la finale, anche se conta solo chi la vince”, le parole del tecnico rossonero. E anche il patron Gerry Cardinale, fondatore e managing partner di RedBird, il fondo proprietario del Milan, si è congratulato con l’Inter.

“A nome del Milan voglio congratularmi con tutto il team dell’Inter e con i suoi tifosi per due partite ben giocate. Auguriamo loro tutto il meglio per la finale a Istanbul”. Una frecciatina alla proprietà arriva invece dal direttore tecnico Paolo Maldini. “Il divario con l’Inter è reale, nelle ultime quattro partite non c’è stata gara. Voto alla stagione? Sarebbe 8. L’abbiamo detto l’anno scorso: non siamo ancora strutturati per lottare in due competizioni, lo abbiamo detto allo stampa e ai nostri proprietari, lo sanno benissimo. Essere tornati così in alto deve essere sfruttato, anche a livello economico, investendo per rimanere fra le prima quattro e fare bene in Italia”, ha concluso Maldini.

Tripudio per la finalissima sul sito dei nerazzurri

“Quante volte abbiamo sognato di vivere questo momento. Quanto. Quanto abbiamo lottato, lavorato, corso, sperato, sudato. Quanto. Tutti i minuti di tutte le partite, tutti i giorni di tutti gli anni. Dalle delusioni ai trionfi, dalle amichevoli alle finali. Abbiamo sognato questo momento e adesso è qui, ce l’abbiamo tra le mani, lo viviamo tutti insieme. I 75mila di San Siro e i milioni di fratelli e sorelle nerazzurri, in tutto il mondo. Siamo noi. Milano siamo noi. Siamo noi a volare a Istanbul, siamo noi in finale di Champions League. Bello, bellissimo, che più bello non si può. Perché vinciamo un altro derby, perché regnamo incontrastati in città. Lautaro, il nostro Lautaro. Lui è l’uomo del match, quello che dopo il 2-0 dell’andata ci regala la vittoria anche al ritorno. Un passaggio del turno mai in discussione: troppo forti, troppo concentrati, troppo tutto. Inter, Inter, Inter. Siamo in finale, non ci stanchiamo di scriverlo, di gridarlo.

Mentre ci abbracciamo, in un San Siro che è in estasi, che è lì sospeso, tra l’entusiasta e il commosso, Federico Dimarco brandisce il microfono, vola sotto alla curva dei tifosi, intona i cori che per tutto il match avevano accompagnato le giocate dei ragazzi di Inzaghi. C’è solo l’Inter. Ed è stato così, anche in questa partita dolce e meravigliosa, che ci ha consegnato il quarto derby stagionale su cinque giocati. Impossibile non ribadire anche in questa serata la nostra supremazia, certificata dal gol al 74′ di Lautaro Martinez.

Doveva essere una gara piena di tensione, di attesa, la gara del ritorno di Leao, arma in più di un Milan con l’acqua alla gola, costretta a ribaltare il 2-0 dell’andata. Ma l’Inter è quadrata: gli stessi 11 di sei giorni fa, con gli stessi automatismi e con ancora più attenzione. Si fatica a sentire il fischio dell’arbitro: San Siro è travolgente, assordante. Il Milan prova con le iniziative individuali, con gli strappi e i tiri di Hernandez. L’Inter riparte di fino, con belle combinazioni veloci e verticali. Il primo brivido, enorme, è all’11’, quando Onana ipnotizza Diaz in quello che è un vero e proprio rigore in movimento.

Una parata vitale, in un momento che poteva girare le sorti del match. La pressione dell’Inter cresce nel corso del primo tempo, Leao fa il suo solito strappo al 38′ quando sfiora il palo. Dall’altra parte Maignan si salva miracolosamente su una punizione di Calhanoglu sfiorata da Dzeko.

Lo 0-0 al riposo è sporcato solo dal problema muscolare che mette fuori gioco Mkhitaryan prima del 45′, con l’ingresso di Brozovic. Si gioca poco, nella ripresa. O meglio: si gioca, ma senza concretezza. L’Inter è attenta, chiude ogni varco, non ha la necessità di accelerare. Il Milan, semplicemente, non ci riesce. E come nel primo tempo, alla distanza, crescono i nerazzurri. Dopo l’ingresso di Gosens e Lukaku, il Milan crolla.

Il 29′ del secondo tempo è il momento della storia, quello che consegna l’accesso alla finale di Champions, la sesta della storia nerazzurra. Gosens e Lukaku lavorano un pallone in area, poi Lautaro si libera, batte di sinistro Maignan. E’ un momento di delirio generale, un delirio di onnipotenza nerazzurra che si sprigiona, che dura per tutti i 20 minuti finali. Ci sono anche momenti di tensione in campo, ammonizioni, falli, lotte. E anche i tentativi nerazzurri, con Lautaro e Lukaku, di firmare il 2-0.

Non ce n’è bisogno. L’Inter vince, l’Inter vince il derby, l’Inter è in finale di Champions League. E questo momento è nostro, solo nostro. E’ tutto nerazzurro.”


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