I carabinieri di Pavia hanno arrestato nella notte due ex dirigenti di Asm Pavia, la “multiutility” del Comune che si occupa, tra l’altro, della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Insieme ai due ex manager, sono finiti in manette altri due imprenditori.
L’inchiesta riguarda presunti casi di corruzione per l’assegnazione di appalti pubblici, e rappresenta un filone di una inchiesta avviata due anni fa dalla Procura di Pavia, che portò all’arresto di quattro ex dirigenti di Asm Pavia, dopo che era stato scoperto un “buco” nel bilancio della Municipalizzata di 1 milione e 800mila euro.
I provvedimenti cautelari eseguiti questa notte dai carabinieri hanno riguardato Claudio Tedesi, ex direttore generale di Asm Pavia, l’avvocato Marcello Rainò, già responsabile delle risorse umane dell’Azienda, e due imprenditori. L’inchiesta riguarderebbe fatti avvenuti tra il 2014 e il 2015, tra cui un affidamento per la revisione delle caldaie e la gara per la “gestione calore”. Un affare da 18 milioni di euro.
Nata nel 1903, su volontà del comune di Pavia, l’Asm, con un capitale di quasi 45 milioni di euro, è partecipata al 95,73 percento dal comune, mentre il restante 4,27 dagli altri enti. E’ una società multiservizio che opera nel territorio del Pavese offrendo servizi pubblici locali. Nata come municipalizzata del gas, nel corso dei decenni ha ampliato la sua offerta di servizi anche nel ciclo dei rifiuti, nell’ambiente in generale e fra le altre cose, parcheggi e acqua.