Un “predatore seriale” avrebbe adescato a fini sessuali giovani adolescenti su Facebook, ricattandole per avere rapporti. Tutto liscio per un periodo, finché nella sua “tela” è finita una giovane disabile che stando all’esito delle indagini dei carabiniei di Desio (Monza Brianza), sarebbe stata circuita, ricattata, incontrata e violentata. Dopo la denuncia della madre, l’uomo è stato rintracciato è arrestato.
Si tratta di un cittadino di origini albanesi, 39 anni, senza lavoro e irregolare sul territorio, che evidentemente passava le sue giornate a cercare giovani vittime sul noto social dove, secondo l’accusa, aveva un falso profilo.
Il provvedimento di carcerazione è stato emesso dal gip di Monza. L’uomo è ritenuto responsabile di violenza sessuale e divulgazione di materiale pedoporngrafico.
La misura cautelare, che raccoglie e recepisce gli esiti dell’attività investigativa, condotta velocemente dai militari della Compagnia di Desio e coordinata dalla Procura della Repubblica brianzola, è scaturita dalla denuncia di una madre che, avendo intuito il profondo disagio della figlia diversamente abile, vittima di violenza sessuale, non ha esitato a rivolgersi ai Carabinieri raccontando la disavventura della figlia.
“Enzo Milano” – questo il nickname che l’indagato avrebbe utilizzato unitamente ad un profilo fittizio – scandagliava la rete in cerca di giovani vittime che individuava attraverso le foto postate sui social media.
Una volta “agganciata” la preda, fingendosi diciassettenne ed innamorato, il presunto molestatore, circuiva la ragazza cui richiedeva una fotografia. Proseguendo nel corteggiamento riusciva a carpire la loro fiducia, ottenendone una foto dove le stesse erano nude. A quel punto, scattava il ricatto: le vittime venivano sottoposte ad incessanti pressioni ed “invitate” a concedersi pena la diffusione delle foto compromettenti in rete, ai familiari ed ai loro contatti.
Di questo inganno è rimasta vittima la 23enne brianzola che, atterrita dalla minaccia di pubblicazione della sua foto, si sarebbe piegata al volere di “Enzo Milano” subendo la presunta violenza sessuale. La ragazza peraltro affetta da un lieve deficit mentale, ha subito uno shock rilevante; ha cercato di dissimulare il suo disagio ma la madre non si è lasciata ingannare, ha rasserenato la figlia e l’ha convinta a denunciare il fatto. Mamma e figlia si sono presentate in caserma, consegnando gli abiti della ragazza sui quali sono stati trovati elementi utili alle indagini.
I Carabinieri della Compagnia di Desio si sono immediatamente attivati, sono partite le indagini che hanno consentito di dare un volto al malfattore. Dal monitoraggio delle sue utenze ed analizzando il traffico in rete, spiegano gli investigatori, è emersa la serialità del suo comportamento che è stato repentinamente interrotto con il provvedimento cautelare che, di fatto, si riferisce ad un singolo conclamato episodio.
Le verifiche sono tuttora in atto e, secondo la procura, vi è certezza che tra le ragazze ve ne siano anche minorenni. “Enzo Milano” ora è in carcere. Chi è stata vittima delle sue attenzioni può rivolgersi con fiducia ai Carabinieri della Compagnia di Desio al numero 0362/304400.