E’ appassionato di sport estremi, Niccolo Porcella, dove ci sono situazioni di pericolo estremo c’è lui. Con la tavola da Surf cavalca onde alte decine di metri come un uomo qualunque fa una passeggiata. In acqua si trova a suo agio, c’è in grande confidenza. Diciamo pure che è il suo “cordone” ombelicale. Infatti, la madre l’ha partorito nel 1987 in una grande vasca per l’idromassaggio, a Maui, nelle Hawaii. Quindi…
Sardo-hawaiiano perché è nato da padre italiano nel paradiso che si trova giusto al centro dell’oceano Pacifico ma è cresciuto tra Cagliari, New York e le isole che gli hanno dato la forza e il coraggio di affrontare le sfide con la natura.
Ma nell’ultima sua cavalcata con il Surf se le vista di brutto. Salvo per miracolo. E’ successo che nel giugno scorso a Teahupoo a Tahiti nell’intento quotidiano di domare onde alte quindici metri, ha perso l’equilibrio ed è stato travolto dalla forza violenta delle acque.
Per fortuna, lui che delle onde conosce trucchi, vortici e risucchi, se l’è cavata alla grande. Un po’ di paura. Ma non per lui, bensì per chi ha assistito da vicino all’incidente. Niccolo Porcella, come niente fosse, hanno raccontato amici e colleghi presenti, ha ripreso la tavola ed è tornato a sfidare il mare blu delle Hawaii.
28 anni, sin da piccolo Niccolo Porcella ha avuto la passione per gli sport estremi. A tredici anni si trasferisce a Maui, nelle isole sperdute in mezzo al Pacifico e dà spazio ai suoi amori: skateboard, la ginnastica estrema, il windsurf e il kiteboard.
Pratica anche arti marziali, bungee jumping e paracadutismo o comunque tutto ciò che comporta rischio. Si tuffa anche in mare da scogliere con altezze mozzafiato o da cascate che fanno venire le vertigini. Un vero acrobata, un “atleta d’azione”, potremmo chiamarlo.
Le sue doti atletiche lo hanno portato a conquistare non solo titoli sportivi ma anche quelli stampati sui giornali e riviste di tutto il mondo. Ha anche un suo profilo Facebook.
IL VIDEO CHE MOSTRA COME NICCOLO HA RISCHIATO LA VITA
Porcella parla cinque lingue e per le sue esibizioni ha girato il mondo maturando una esperienza culturale notevole.
E’ insomma diventato un fenomeno internazionale, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, Asia, Australia e Sud America.
Ma non basta la passione per l’acqua o per il pericolo tout court. Per arrivare ai suoi livelli ci vuole sì passione e dedizione ma soprattutto un allenamento rigoroso di ore e ore ogni giorno. Una cagliaritano doc che alle acque verde smeraldo della Sardegna ha preferito quelle delle Hawaii, laddove l’adrenalina delle onde da tzunami sono quotidiane.