Proseguono le indagini degli investigatori per far luce sull’omicidio Giampietro Argiolas, l’allevatore di 43 anni ucciso giovedi pomeriggio nei pressi di , nel Nuorese, sulla strada provinciale 33 che collega Borore a Ottana.
Giampietro Argiolas aveva appena terminato il lavoro nelle sua azienda agricola quando attorno alle 18, con un camion adibito al trasporto del bestiame, stava rientrando a Noragugume, il suo paese. Sulla statale l’uomo è affiancato presumibilmente da un auto da cui sono stati esplosi colpi di fucile caricati a pallettoni.
Un’esecuzione che non gli ha lasciato scampo. La vittima, che aveva una fama da “duro” ed era finito sotto inchiesta anche per la faida insanguinò il suo paese con otto morti dal 1998 al 2000.
L’uomo venne però scagionato dagli inquirenti. Argiolas fu arrestato per l’attentato al sindaco di Ottana del settembre del 2010 e condannato a docici anni di carcere per poi venire assolto in appello dopo quattro anni trascorsi dietro le sbarre.
L’allevatore di Noragugume ucciso ieri venne anche sospettato per l’omicidio di Bachisio Cossu, 34 anni, nuovo compagno della ex moglie ucciso a Silanus il 16 novembre 2014 con un colpo di pistola alla testa.
Argiolas uscì pulito dalla vicenda in quanto aveva un alibi inattaccabile. Gli inquirenti hanno quindi diverse piste da seguire per far luce sull’omicidio compiuto ieri e non trascurano neanche quella che porta alla vecchia faida i cui fu presunto protagonista. In Sardegna è l’ennesimo omicidio di pastori in poche settimane.