Entra nel vivo la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Presentati i simboli di Lega e Forza Italia, è scambio di accuse tra i partiti. In attesa del resoconto del vertice di Arcore dove è in corso l’incontro tra Berlusconi, Salvini e Meloni, il candidato premier del M5s Luigi Di Maio fa sapere di non essere interessato ad alleanze a sinistra, in particolare con Pd e Liberi e Uguali (Leu). Il presidente del Senato Grasso aveva aperto (a Pd e M5s) ad una eventuale alleanza se questi partiti condividevano il programma di Leu.
“Non discuteremo mai di alleanze con chi ha avuto il “coraggio” di piegare i regolamenti parlamentari per consentire alle banche di intascare 7,5 miliardi di euro dei cittadini italiani”, attacca Di Maio in collegamento con i consiglieri comunali siciliani di Caltanissetta, ha risposto alla domanda su un’eventuale interlocuzione con Laura Boldrini (Leu). Della presidente della Camera, Di Maio “non ha alcuna stima politica, giudizio ulteriormente aggravato dalla totale incapacità di gestire l’aula di Montecitorio in questi cinque anni” spiegano dallo staff.
Di Maio al centrodestra: “Non canti vittoria”
“Non cantino vittoria” è il messaggio di Di Maio al centrodestra che starebbe facendo girare un “sondaggio farlocco”. Dice il candidato premier del M5S: “Ho visto una serie di proiezioni sui giornali che dicevano che il centrodestra vince nei collegi uninominali, ma è una sciocchezza perché noi non abbiamo ancora presentato i nostri nomi per l’uninominale”.
“Aspetterei a cantare vittoria: il centrodestra candida Mastella, Cirino Pomicino, Micciché e personaggi impresentabili o improponibili”, dice ancora. “Noi invece stiamo avendo un sacco di disponibilità sui territori di persone del mondo delle imprese e delle associazioni, persone che hanno combattuto battaglie importanti, giovani laureati… Ci onorano della loro disponibilità: anche grazie a loro vinceremo e andremo al governo. Vi invito a diffidare delle proiezioni, non tengono conto dei nomi che metteremo in campo”.
Di Maio lancia infine un appello: “Le persone oneste, le migliori energie del Paese, si facciano avanti. Il M5s è una forza politica inclusiva, non esclusiva. Chi vuole provare a cambiare le cose partecipando, ha un’unica forza che permette la scelta democratica delle liste e non la cooptazione delle segreterie”.
Piero Grasso: “Da noi mai favole come canone”
“Useremo – dice il leader di Liberi e uguali – ogni minuto per parlare ai cittadini delle nostre proposte. Lo faremo per ridare speranza al Paese con proposte serie e concrete a differenza delle irrealizzabili favole degli altri partiti. Se ne sono sentite: Renzi ha detto di voler abolire il canone Rai dopo averlo messo in bolletta. Berlusconi ne ha dette troppe, non riesco a pensare alla più clamorosa. Il discorso – conclude Pietro Grasso – vale anche per Salvini e per i Cinque stelle. Siamo l’unica alternativa credibile”.