“L’Isis sta programmando attacchi su larga scala in Europa”. Ad affermarlo è il direttore di Europol, Rob Wainwright in conferenza stampa nell’ambito della riunione dei ministri dell’Interno Ue. “Sappiamo che hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala”.
“Tutti i Paesi Ue lavorano per prevenire”, dice ancora il direttore di Europol. “Ci sono tutte le ragioni per aspettarsi che l’Isis, o terroristi che si ispirano all’Isis o un altro gruppo terroristico ispirato da motivi religiosi, possa condurre di nuovo un attacco in Europa, in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile”, si legge in un rapporto pubblicato oggi da Europol. Inoltre, “ad una significativa proporzione di foreign fighter – il 20% secondo una fonte, anche di più secondo altre – sono stati diagnosticati problemi mentali prima di entrare nell’Isis“. “Una larga porzione di persone reclutate – le stime parlano dell’80% – hanno precedenti penali”, si spiega.
Alfano: “Non c’è minaccia specifica per l’Italia” – Sul terrorismo “abbiamo fatto un lavoro di prevenzione che fino ad ora ha funzionato. Non c’è una minaccia specifica e concreta per l’Italia”, così il ministro dell’Interno Angelino Alfano al termine della riunione Ue ad Amsterdam. “Alla fine di questa giornata di lavoro Schengen è salva per ora. Abbiamo poche settimane per evitare che si dissolva tra gli egoismi nazionali”. Per la realizzazione “degli hotspot stiamo valutando anche l’area del nord-est perché dobbiamo tenerci pronti ad un’ipotesi di flusso dalla frontiera nord-est a seguito della rotta balcanica”, sostiene il ministro dell’Interno. E alla domanda se si stia pensando a Tarvisio o al Brennero, risponde: “Stiamo valutando”.
Media, documenti su progetto fusione Isis-Qaida – Un autorevole giornale panarabo riferisce di “documenti segreti” su progetti di fusione in Libia fra “quadri” dell’Isis e jihadisti libici filo-al Qaida al fine spartirsi Tripoli e Sirte. “Documenti segreti hanno rilevato che quadri di Daesh, ‘gruppi militanti’ libici provenienti da al Qaida e Fratelli musulmani della Libia contano di fondersi in un ‘Consiglio della Shura’ unificato”, scrive il quotidiano Asharq Al-Awsat. Secondo il giornale pubblicato a Londra, documenti attestano uno “stato confusionale” dei capi estremisti in seguito all’accordo sul governo di intesa nazionale libico e la “tendenza di queste organizzazioni a fondersi per contenere le divergenze interne”. Il capo di uno di questi “gruppi di militanti” ha detto ai suoi che la formazione ha perso la propria egemonia a causa della debolezza di Al Qaida e dell’ascesa dell’Isis: “la situazione richiede di aderire a Daesh” affinché “Tripoli sia nostra e Sirte sia loro”, ha detto il “quadro” secondo quanto riferisce Asharq Al-Aws.