Saint-Quentin-Fallavier (Francia) – Un uomo con in mano dei drappi neri dell’Isis ha fatto irruzione un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier e ha aperto bombole di gas provocando una forte esplosione. Poco dopo all’interno del complesso industriale è stato ritrovato un corpo decapitato sulla recinzione l’impianto con vicino scritte in arabo. Vi sarebbero anche alcuni feriti in seguito all’esplosione.
FERMATO UNO DEGLI ATTENTATORI. AVEVA DRAPPI DELL’ISIS
L’attacco è avvenuto poco prima delle 10 di mattina a Saint-Quentin-Fallavier, a 30km chilometri da Lione nel dipartimento dell’Isère. Il presunto attentatore è stato tratto in arresto e si è qualificato come un uomo dell’Isis, mostrando appunto i drappi islamisti in mano. Solo alle 12:30 il presidente Hollande ha detto che l’uomo è stato identificato.
Si tratta di un dipendente dell’ impianto di gas industriale Air Products, a Saint-Quentin-Fallavier, nel dipartimento dell’Isère. Il suo nome è Yassin Salhi, già noto alle forze di sicurezza francesi. E’ stato catturato mentre mostrava una bandiera dell’Isis. Il presunto assassino ha ucciso il suo datore di lavoro e lo ha decapitato.
Anche la moglie di Salhi è stata fermata dalla polizia. Lo riferiscono fonti giudiziarie citate da media francesi, precisando che non ci sono ancora accuse a carico della donna. Oltre alla coppia, la polizia avrebbe fermato un’altra persona.
In mattinata le forze di sicurezza francesi erano sulle tracce di un uomo a bordo di un veicolo che transitava nei pressi della fabbrica prima dell’attentato. L’auto, andava avanti e indietro proprio di fronte l’impianto teatro dell’attentato. Lo scrive il sito del quotidiano francese Le Daphine. Secondo una fonte dei servizi segreti, “c’erano segnali nelle ultime settimane di un possibile attentato di questa natura sul territorio nazionale”.
MINISTRO DELL’INTERNO SUL POSTO
Sul luogo dell’attentato, si stanno recando il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve e anche il ministro degli Esteri, Laurent Fabius. Sul posto c’è già il prefetto del dipartimento d’Isere. I dipendenti dell’impianto, sotto choc, sono stati trasferiti in una palestra in un comune vicino.
FRANCIA SOTTO CHOC DOPO CHARLIE HEBDO
La Francia è sotto choc. L’attentato di stamane è stato compiuto a nemmeno quattro mesi dall’attacco alla redazione di Charlie Ebdo dove furono trucidate 13 persone dai terroristi islamici.
Notre réponse, c’est l’action, la prévention, la dissuasion et donc la nécessité de porter des valeurs et de ne pas céder à la peur, jamais.
— François Hollande (@fhollande) 26 Giugno 2015
HOLLANDE RIENTRA DA BRUXELLES PER SEGUIRE SVILUPPI
Il presidente francese, Francois Hollande, rientrarà nel primo pomeriggio a Parigi, per seguire personalmente dall’Eliseo gli sviluppi dopo l’attentato di stampo jihadista nel dipartimento dell’Isere. Lo rende noto l’Eliseo. Hollande sta partecipando al summit europeo di Bruxelles (dove ha appena visto il premier greco Alexis Tsipras, insieme al cancelliere tedesco Angela Merhel, sulla crisi greca). ma rimane in contatto permanente con il ministro dell’interno,. Bernard Cazeneuve e i servizi segreti.
GOVERNO: “MATRICE JIHADISTA”
Gli inquirenti sembrano non avere dubbi che la matrice dell’attacco sia quella terroristica jiadhista, sia perché l’uomo si è rivelato, ma anche per le modalità di esecuzione dell’uomo decapitato.
Ne è convinto il presidente francese Hollande che ha detto: che si tratta di “un attentato di natura terroristica: lo testimonia un’iscrizione trovata sul corpo della vittima. Non abbiamo dubbi che volessero far saltare l’intero complesso industriale”.