Dal 2011 si sarebbe reso presunto autore di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della moglie D.K., 42enne impiegata di Garbagnate Milanese, la quale aveva sempre sporto le denunce presso i carabinieri di Garbagnate. Diffidato dall’autorità giudiziaria ad avvicinare la donna, sotto le feste di Natale l’uomo l’avrebbe ancora tallonata e minacciata, ma i carabinieri questa volta hanno fatto scattate le manette ai polsi e lo hanno tradotto ai domiciliari.
Il protagonista è un 46enne, R.R, nullafacente e già noto alle forze dell’Ordine. A seguito delle diverse informative inoltrate dai carabinieri di Garbagnate, la Procura della Repubblica di Milano aveva iscritto nel registro delle notizie di reato il marito della donna, giungendo anche ad una condanna da parte del Tribunale il 18 dicembre 2013, alla pena di 1 anno e 5 mesi per i reati nei confronti della moglie.
Attualmente, l’uomo era sottoposto ad indagini preliminari per ulteriori analoghi episodi avvenuti nel 2013, eventi per i quali il Tribunale di Milano gli aveva notificato il divieto di avvicinamento alla moglie ed ai luoghi da lei frequentati.
Nelle scorse festività natalizie, l’uomo aveva reiterato le solite condotte, avvicinandosi all’abitazione della moglie, minacciandola anche tramite telefonate.
A questo punto, i militari di Garbagnate Milanese, che monitoravano gli spostamenti del soggetto, hanno informato tempestivamente il Tribunale circa la violazione degli obblighi da parte dell’uomo. A seguito di questa ulteriore informativa, il tribunale milanese nella il 5 gennaio scorso ha emesso un ordine di custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari nel comune di Lissone, sempre nel Milanese.
I carabinieri, da subito si sono messi alla ricerca dell’uomo per eseguire l’ordinanza e nella mattinata di ieri, dopo averlo localizzato in un appartamento a Lissone, lo hanno dichiarato in arresto collocandolo in regime di detenzione domiciliare.