“Non ci aspettavamo l’annuncio di un avvenimento così importante ed impegnativo”, come l’Anno Santo Straordinario ma, in ogni caso, “sotto l’aspetto della sicurezza, Roma sarà certamente pronta ad affrontare il Giubileo”.
E’ quanto afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano in un’intervista apparsa stamane sul Messaggero. Il titolare del Viminale spiega che “la minaccia terroristica andrà riesaminata e sottoposta ad una valutazione nuova”, alla luce di due grandi eventi mondiali come l’Expò e il Giubileo.
“Allo stato i messaggi che l’Is così abilmente diffonde sono uno strumento di propaganda. Noi non sottovalutiamo niente. Abbiamo alzato il livello di allerta al massimo, sebbene a tutt’oggi non si registrino fatti che riconducano a una minaccia specifica”, afferma Alfano. “I nostri esperti continuano a temere più l’azione del singolo attentatore radicalizzato in Italia, che l’arrivo di terroristi organizzati”.
L’Expò, che impegnerà “5mila uomini”, “terminerà il 31 ottobre prossimo”, pertanto, spiega Alfano, “avremo un mese per trasferire l’apparato predisposto a Milano su Roma secondo un piano che già da lunedì vede il Dipartimento della Pubblica sicurezza impegnato”. Gli uomini seguiranno “a fine marzo, corsi antiterrorismo già previsti”, afferma il ministro.
“La prossima settimana – aggiunge – incomincerà ad operare una cabina di regia per le esigenze di sicurezza e di ordine pubblico presso il Viminale e saranno costituti gruppi di lavoro ad hoc. Immagino che serviranno parecchi uomini, ma sarà il lavoro di pianificazione a stabilire quanti”.
Anche la quantificazione dei fondi “sarà fatta al termine della definizione del piano. L’Italia è un grande Paese: faremo il nostro e certamente non chiederemo il sostegno del Papa in termini economici”, dice Alfano, secondo cui “è presto per dire se sarà necessario ricorrere a provvedimenti straordinari o a figure commissariali sul vecchio modello grandi eventi”.
Alla domanda se prevale la “paura” del terrorismo internazionale o “il carisma del Papa”, il ministro ha risposto che prevarrà “il messaggio di semplicità di Papa Francesco”.
L’Anno Santo Straordinario è stato annunciato il 13 marzo a sorpresa da Papa Francesco. Un Giubileo dedicato alla Misericordia che porterà nella città Eterna “cifre considerevoli”, ossia milioni di fedeli come nel Giubileo del 2000 indetto da Giovanni Paolo II.