Ci sarebbero la “matrigna e la sorella di Bin Laden” tra i morti del piccolo jet privato saudita che si è schiantato a sud della Gran Bretagna. Venerdi pomeriggio un Phenom 300, decollato dall’aeroporto di Milano Malpensa con 4 passeggeri a bordo e diretto all’aeroporto di Blackbushe in Inghilterra, è infatti precipitato nel tardo pomeriggio di venerdi nell’area di Hampshire mentre si apprestava ad atterrare.
Tutti i passeggeri, compreso il pilota sono morti. Il piccolo velivolo si è schiantato in un parcheggio nei pressi di una concessionaria di auto.
Ancora ignote le cause del disastro. Secondo testimonianze, il Jet, nell’impatto, è esploso ed è stato avvolto dalle fiamme. La stampa britannica parla di un impatto abbastanza violento. I passaggeri non sarebbero stati sbalzati fuori dall’abitacolo. Le vittime sarebbero morte sul colpo.
L’esplosione dell’aereo ha provocato un incendio ed una grande colonna di fumo visibile da molti chiometri di distanza. Distrutte oltre venti auto nel parcheggio del concessionario.
Secondo quanto scrive un giornale online saudita, si trattava di un piccolo jet arabo che era decollato dall’aeroporto di Milano Malpensa ed era diretto all’aeroporto di Blackbushe, in Gran Bretagna. Un piccolo aereo privato capace di trasportare fino a nove persone. Da quanto scrive il Corriere.it, l’aereo era di “proprietà della famiglia Bin Laden”.
Ancora sono oscure le cause del drammatico incidente. Da una prima ricostruzione pare che il piccolo Phenom 300 abbia fallito un primo atterraggio per poi trovarsi successivamente in difficoltà di manovra nel secondo tentativo, quando si è schiantato sul parcheggio. Sul luogo si sono subito recati i vigili del fuoco, la Polizia e le ambulanze. Nulla da fare per i quattro passeggeri fra cui, dicono fonti saudite, c’erano la matrigna e la sorella dello storico capo di Al Qaeda Osama Bin Laden. Gli investigatori sono al lavoro per capire le cause e l’esatta dinamica.