Il premier Paolo Gentiloni prende tempo e fa slittare in autunno la discussione al Senato sullo “Ius Soli”. Non perché la volontà del governo, sotto la spinta di Matteo Renzi, sia venuta meno sul provvedimento, assicurano dall’esecutivo, ma perché il clima in questi giorni è troppo teso con il governo già sotto pressione per braccio di ferro in Europa sui migranti.
“In Senato siamo 13 su 300 ma abbiamo fatto il diavolo a quattro e la legge sulla cittadinanza regalata non la possono approvare e ne riparleranno in autunno. Se ci riproveranno torneremo a bloccare il Parlamento e spero che tutte le piazze d’Italia ci diano una mano”. A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini a Vibo Valentia riferendosi allo stop da parte del governo all’esame del ddl sullo Ius soli in Senato.
“Bisogna accogliere donne e bambini che scappano dalle bombe dell’Isis che non devono arrivare in Italia con canotti e salvagenti, ma in aereo e se è il caso il biglietto lo paghiamo noi. Allo stesso tempo non è però possibile che in Italia sbarchi tutta l’Africa”, ha detto ancora Matteo Salvini in Calabria.
“In Africa – ha sottolineato il leader del Carroccio – ci sono milioni di persone e non è possibile che arrivino tutti in Italia. I tedeschi, non li vogliono, i francesi non li vogliono, gli spagnoli non li vogliono, non è possibileche l’Italia si trasformi in un campo profughi e che il nostro paese si islamizzi. Chi scappa dalla guerra va accolto dignitosamente, ma altrettanto dignitosamente vanno riaccompagnati coloro che non fuggono dalla guerra”.
Il leader del Carroccio ha poi attaccato l’ex ministro dell’Interno Angelino Alfano, ora alla Farnesina: “Mi sento di escludere Alfano, il ministro che ha fatto sbarcare 500 mila immigrati. Sul resto si può discutere, Alfano neanche dipinto sul muro”. ha commentato Salvini l’apertura di Berlusconi ai centristi, accolta positivamente dal ministro di Ap Enrico Costa.