Una violenta lite tra fratelli per chissà quali motivi, poi il più piccolo prevale sul fratello più grande uccidendo. Per non lasciare tracce, in una sorta di macabro rito mafioso, il killer ha poi ha sciolto il cadavere nell’acido.
E’ successo a Piano di Sorrento (Napoli) probabilmente attorno al 7 dicembre scorso, data in cui della vittima, Francesco Amuro, di 54 anni, non si avevano più notizie.
La scomparsa era stata denunciata dai familiari. A ucciderlo e cancellarlo definitivamente dalla faccia della terra sarebbe stato il fratello, Salvatore Amuro, di 52 anni, già fermato dai militari dell’Arma che hanno indagato sulla scomparsa dal sette dicembre scorso. Il macabro omicidio sarebbe stato commesso a casa della vittima.
Da quanto appreso, il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite degenerata. Una volta ucciso il fratello, il presunto assassino, Salvatore Amuro, lo avrebbe trascinato in una vasca riempita con acqua e soda caustica per poi calarci il corpo senza vita del fratello Francesco allo scopo di scioglierne i resti.
Salvatore Amuro è stato già interrogato dal pm della Procura di Torre Annunziata che indaga sull’efferato crimine di Piano di Sorrento. Al momento non si conoscono i motivi della lite che sono stati all’origine dell’omicidio. Le indagini sono ancora in corso.