I militari della Guardia di finanza del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo hanno arrestato stamane 5 persone ritenute responsabili di intestazione fittizia di beni, favoreggiamento personale e reale ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Tra gli arrestati ci sono l’amministratore giudiziario incaricato di gestire un centro commerciale confiscato alla mafia e il commerciante cui l’attività economica era stata confiscata. Secondo gli investigatori, anche grazie alla complicità dell’amministratore giudiziario che, su incarico dell’autorità giudiziaria, avrebbe dovuto gestire il centro commerciale.
L’ex proprietario, un noto commerciante palermitano in passato processato per mafia e colpito dalle misure di prevenzione, avrebbe continuato ad avere il controllo sull’attività economica.
La gestione di beni confiscati è già finita sotto i riflettori col caso Saguto, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione indagato per corruzione insieme ad alcuni amministratori giudiziari. L’inchiesta che ha portato ai 5 arresti è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvo De Luca e dai pm della Dda Roberto Tartaglia e Annamaria Picozzi.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.00 di oggi presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo.