Una studentessa milanese di 24 anni, Alessandra Covezzi, è morta per una meningite fulminante. La ragazza, universitaria alla Statale di Milano, si era sentita male lo scorso 26 luglio. Poche ore dopo il ricovero, la sepsi fulminante, causata da una meningite da meningococco C (batterio contro il quale esiste un vaccino), non le ha lasciato scampo: è deceduta all’ospedale Fatebenefratelli dove era arrivata in condizioni disperate.
Dopo i primi accertamenti i medici si sono resi conto della gravità e hanno effettuato una indagine epidemiologica, alla ricerca dei suoi contatti più stretti, amici e colleghi di università, familiari e tutte le persone che sono entrate in contatto con Alessandra Covezzi nei dieci giorni precedenti il ricovero, arco temporale di incubazione del pericoloso batterio. Una sessantina di persone sono ora sotto profilassi. Compresa l’équipe dell’ambulanza che ha trasportato la ragazza in ospedale.
“Al momento non sono stati registrati altri casi, ma devono passare dieci giorni per essere certi che non ce ne siano più. Tutto quello che si doveva fare è stato fatto. E in questo caso le ricerche dei contatti sono state più mirate. La ragazza non ha frequentato locali, e stavolta non sono serviti appelli generalizzati” anche sui social “come in altri casi recenti”, ha detto all’AdnKronos Salute Giorgio Ciconali, direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’agenzia milanese di tutela della salute.