26 Aprile 2024

Cremona, sgominata la baby gang dei bulli social: 7 arresti e 18 indagati

Ragazzi tra i 15 e 18 anni, autori di risse, rapine ed estorsioni agli studenti. Le piazze della città trasformate in un grande ring per "incontri di box" e poi postare le immagini su Instagram

Correlati

Violenza al solo scopo di divertirsi, forse di sfuggire dalla noia: nella città di Cremona, una baby gang composta da veri e propri “bulli social”, una trentina di giovani, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, ha imperversato per mesi, prendendo di mira giovanissimi e scatenando decine di episodi di violenza, con un modus operandi già prestabilito: “la provocazione verbale di uno della banda nei confronti della vittima designata, con una reazione da parte di quest’ultima, anche solo verbale e quindi scatta la vendetta, un attacco di gruppo a suon di pugni”.

Ragazzi uniti e strutturati in branco che volontariamente per mesi, hanno agito in modo violento prendendo di mira persone e tutto ciò che li circondava. Umiliazioni, denigrazioni, violenze fisiche, contro coetanei o giovani ragazzi non in grado di difendersi. Comportamenti sempre più cruenti tanto da richiamare l’efferatezza delle gang latine, sempre più distruttivi verso l’altro.

I Carabinieri della Compagnia di Cremona, però, dopo avere raccolto alcune segnalazioni di professori, presidi e molti genitori preoccupati, in breve tempo, hanno individuato il gruppo di ragazzi, che proprio per la gravità dei reati di cui sono indiziati, tra cui rapina e tentata estorsione, sono stati arrestati, quali destinatari di 7 misure cautelari (4 in carcere e tre ai domiciliari), nonché ulteriori 18 denunce in stato di libertà per altri reati in concorso di atti persecutori, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento e risse.

Un’attività che ha permesso di identificare 25 giovani studenti cremonesi, dai 15 ai 18 anni. Un branco composto prevalentemente da minorenni, ma che per la presenza di qualche 18enne, è stato necessario un’attività d’indagine condivisa tra Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Brescia, con i pm Emma Avezzu’ e Lara Ghirardi e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona con il pm  Vitina Pinto.

Inoltre a carico del “branco”, coadiuvati a seconda dell’occasione da altri coetanei, non compresi tra i 7 arrestati, sono stati accertati diversi episodi di danneggiamento, vandalismo, atti persecutori, risse, lesioni e spaccio di sostanze stupefacenti, ai danni di altri giovani studenti cremonesi, dagli stessi “ripresi, postati, pubblicati, commentati…su di una pagina del social network “Instagram” con denominazione “Cremona.Dissing”, (tradotto vuol dire insultare, sparlare, discriminare cremonese o anche “dissenso cremonese”) alla quale vi era collegato un link all’applicazione “ThisCrush”, la quale permetteva di partecipare ad una chat esclusivamente accessibile ai gestori della pagina e a coloro che la “seguivano”.

Una pagina che era diventata un vero e proprio palcoscenico, in cui i componenti del branco “vivevano” rendendo direttamente pubblico il loro operato, anche come sfida aperta alle autorità, e per essere rinforzati dai “mi piace” della rete che li rendeva ancora più onnipotenti.

Nella pagina “Cremona.dissing”, venivano pubblicati i video delle risse, nonché venivano pubblicate le vignette ritraenti la Pizza Marconi di Cremona, assimilata ad un ring per incontri di box, con la scritta “the ring is for boy”, che tradotto significa “il ring è per ragazzi” e sull’immagine della predetta Piazza “This Ring is for real man” che tradotto significa “questo ring è per uomini veri”.

Nel corso del monitoraggio della chat si è evidenziato il motivo dell’utilizzo delle relative discussioni, anche come “propaganda”, utilizzando ad esempio, personaggi pubblici o noti al pubblico, con la scritta “Membri di Cremona.dissing mentre aspettano il prossimo Jump”. La terminologia gergale “Jump”, “Jumpare”, veniva utilizzata per fare riferimento alle aggressioni messe in atto dai componenti della pagina “Cremona.dissing”, sostanzialmente Jump ovvero salto italianizzato in “jumpare” sta a significare “saltiamo addosso ad una persona”.

La chat di Instagram è stata utilizzata per pubblicare vignette di schermo verso persone di altri comuni della zona, quali Piadena, Persichello, Casalmaggiore, Ostiano e San Giovanni in Croce e Castelvetro Piacentino, facendo riferimento a scontri avvenuti con persone residenti in questi centri.


Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Potrebbero interessarti

Mons. Viganò, il Pastore di Cristo contro i tiranni

Altre news

Mosca, arrestato il viceministro della Difesa russo. Avrebbe preso una tangente

Il vice ministro della Difesa russo Timur Ivanov è stato arrestato con l'accusa di corruzione. Lo riporta la Tass...

DALLA CALABRIA

Esplosione in una stazione di servizio, due operai in gravi condizioni

Due operai sono rimasti gravemente feriti a causa di un'esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di mercoledì in un'area di...

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)