5 Maggio 2024

Omicidio Tramontano, confessa il fidanzato: “Si sono stato io”

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Ha confessato Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne fermato per l’omicidio della fidanzata incinta al settimo mese, Giulia Tramontano. Il barman in sede di interrogatorio avrebbe affermato di aver compiuto tutto da solo ma nega la premeditazione.

L’uomo avrebbe ammesso di aver ucciso la fidanzata a coltellate, e per disfarsi del corpo avrebbe tentato di darle fuoco per farla sparire per sempre e cancellare ogni traccia. Tentativo che non è riuscito.

“Togliersi eventualmente la vita è l’unica forma di pentimento che lui ritiene corretta in questo momento, l’unica che abbia un senso”. Lo ha riferito Sebastiano Sartori, legale di Alessandro Impagnatiello, il 30enne reo confesso per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. “L’ha ripetuto l’altra notte più volte e lo ha ribadito” oggi durante l’interrogatorio, ha spiegato Sartori aggiungendo che Impagnatiello nega la premeditazione del delitto e ribadisce di aver fatto tutto da solo.

Intanto è lutto a Senago per la morte di Giulia Tramontano. La 29enne, incinta al settimo mese, è stata uccisa dal suo compagno, Alessandro Impagnatiello. Lo ha confessato lui stesso, nella notte, dopo che era stato indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.

“Siamo tutti profondamente scioccati e senza parole”, ha detto il sindaco Magda Beretta, che ha già deciso di proclamare il lutto cittadino e ha dato disposizione di mettere le bandiere a mezz’asta. Incredulità anche tra gli abitanti. “E’ stato devastante. Si sente un’aria diversa oggi a Senago, anche tra i clienti, sapere che tocca da vicino, anche se poi non la conoscevamo personalmente … era entrata nel cuore di tutti e tutti speravamo in un finale diverso”, ha detto all’Adnkronos Claudia, dipendente del Panificio Lombardi, vicino alla casa della coppia.

Il dolore della famiglia
Devastante il dolore che sta provando la famiglia di Giulia. Una famiglia di cinque persone –mamma, papà e tre figli – da sempre molto unita. Nonostante la distanza ( i genitori abitano a Napoli, mentre Giulia viveva a Milano e Chiara a Genova), non mancavano dimostrazioni di affetto e supporto. Giulia e sua mamma si sentivano spesso durante il giorno. E’ stata proprio lei a lanciare l’allarme dopo che, domenica mattina, non aveva sentito sua figlia: nessuna risposta ai messaggi e nessuna telefonata, una chiamata che era ormai diventata un rito del fine settimana.

Il toccante messaggio della sorella
Durante i quattro giorni che sono passati tra la scomparsa 29enne e il ritrovamento del suo cadavere, la sorella, Chiara, non ha mai smesso di credere che l’avrebbe riabbracciata e a poche ore dal ritrovamento del corpo ha pubblicato un toccante messaggio di ringraziamento sul suo profilo Instagram, accanto a una fotografia che è un bellissimo ritratto di una famiglia felice.

“Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali”, ha scritto la giovane. E ha aggiunto: “La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto”.


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