Dossieraggio illecito su politici e personaggi in vista, questa l’ipotesi sulla quale sta indagando la Procura di Perugia, con sviluppi seguiti personalmente da Raffaele Cantone, il procuratore capo dell’ufficio giudiziario umbro.
Ne danno notizia il Corriere della Sera e Repubblica, citati dall’Ansa, spiegando che gli approfondimenti giudiziari su una notevole mole di accessi abusivi effettuati da un ufficiale della Guardia di Finanza alla banca dati delle Sos – le segnalazioni di operazioni ‘sospette’ che partono dalle banche e finiscono agli inquirenti – hanno preso il via dopo una denuncia presentata dal ministro della Difesa Guido Crosetto, in seguito alla divulgazione di dati che lo riguardavano.
Per competenza il fascicolo, per il possibile coinvolgimento di magistrati in servizio a Roma, è stato trasmesso a Perugia. Il finanziere che ha ammesso gli accessi dicendo che si trattava di una pratica abituale, era ‘in forza’ alla Direzione nazionale antimafia, dove non lavora più ed è indagato per accesso abusivo a sistemi informatici.
Dai primi accertamenti, secondo quanto riportato dai due quotidiani, è emerso che la sua attività non era motivata e supportata da richieste della magistratura. Non è escluso il coinvolgimento di altre persone che potrebbero aver avuto accesso ai dati delle Sos.
Crosetto: “Si voleva condizionare la formazione del Governo”
“Oggi ho letto, su alcuni quotidiani, l’evoluzione di un’indagine giudiziaria nata grazie a una mia denuncia del 31 ottobre 2022. È emersa l’esistenza di un tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo attraverso l’acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false per attaccarmi. Un sistema di dossieraggio illegittimo”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, sull’indagine della procura di Perugia per il dossieraggio. “Attendo fiducioso gli accertamenti della magistratura su questa torbida vicenda”, aggiunge.
Il comunicato di Cantone
Si sono “estese rispetto all’ipotesi originaria di violazioni di notizie riservate in danno del ministro Guido Crosetto” le indagini della procura di Perugia su “alcuni” accessi a banche dati pubbliche “da ritenersi presumibilmente non leciti” da parte di un appartenente alla guardia di finanza distaccato presso un gruppo di lavoro che si occupava dello sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette presso la procura nazionale antimafia. Lo scrive il procuratore Raffaele Cantone in un comunicato. Sottolineando che sono state già sentite “numerose” persone ed esaminata una “rilevante” quantità di documenti.
Il finanziere, inizialmente in forza al nucleo di polizia tributaria di Roma, era stato individuato nell’ambito degli accertamenti condotti inizialmente dai magistrati della capitale in seguito a una denuncia presentata dal ministro Crosetto nell’ottobre del 2022 in seguito alla pubblicazione su alcuni giornali di notizie riservate relative alla sua precedente attività professionale.
L’appartenente alle Fiamme Gialle era stato quindi “doverosamente iscritto nel registro delle notizie di reato – si legge nella nota – per accesso abusivo a un sistema informatico. Dopo l’interrogatorio, nel quale aveva rivendicato la piena correttezza del suo operato ed essendo emersi anche altri possibili accessi non leciti, la procura di Roma ha trasmesso, ad aprile, il fascicolo a quella di Perugia per “le valutazioni di competenza”. I magistrati umbri sono infatti chiamati a occuparsi di tutti i casi che interessano i loro colleghi romani come persone offese dal reato o indagati.