E’ massima allerta un po’ in tutta Europa, Francia in testa. Dopo l’allarme scattato in Germania, dove è stata annullata la partita Germania-Olanda ad Hannover, e quello di ieri dell’Fbi che ha avvertito circa “imminenti attacchi a Roma e Milano”, si susseguono i blitz contro cellule jihadiste tra Francia e Belgio.
Mercoledì mattina nel quartiere parigino a nord, Saint-Denis, dove le forze speciali sparando “5.000 colpi”, hanno neutralizzato due uomini e una donna (morta esplosa), tra cui Abdelhamid Abaaoud ritenuto “mente” del commando, giovedi mattina è scattato un secondo raid con un fermo e diverse perquisizioni a Molenbeek, Jette, Uccle, nell’area intorno a Bruxelles.
Sempre nel pomeriggio di giovedì un’altra operazione di polizia (ancora in corso) a Charleville, nelle Ardenne francesi. Nel raid, riferiscono i media francesi, è stata udita una forte esplosione.
Il quartiere della Ronde-Couture di Charleville-Mezières – cittadina operaia non lontana dal confine con il Belgio – è stato chiuso al traffico in vista della vasta operazione di polizia, riferisce France 3.
Secondo l’emittente sul posto è stata sentita una forte esplosione. A quanto si apprende si tratterebbe solo del modus operandi degli agenti per sfondare la porta di un appartamento e stordire le eventuali persone all’interno. Perquisizioni attualmente in corso. E’ stato arrestato un uomo di nazionalità francese, convertitosi all’Islam di recente.
Dopo i sanguinari attacchi a Parigi l’Unione europea si blinda e di fatto smantella gli accordi di Schengen sulla libera circolazione di merci e persone. “Gli Stati membri – è scritto nella bozza di conclusioni del Consiglio straordinario dei ministeri degli Interni Ue – si impegnano ad effettuare i necessari controlli sistematici e coordinati alle frontiere esterne, anche per i cittadini dell’area di libera circolazione”.
Allarme che arriva anche dall’Europol riferite dall’agenzia Ansa: “Con gli attacchi di venerdì a Parigi c’è stata una grave escalation della minaccia terroristica dell’Isis, è il primo esempio stile Mumbai 2008. E’ un fenomeno diverso: l’Isis vuole esportare in Europa la sua atroce violenza. Hanno enormi risorse e sono possibili altri attacchi”, afferma in un documento il direttore Rob Wainwright.
Tra le misure identificate nel documento per rafforzare le proprie frontiere: “l’aggiornamento di database e sistemi elettronici di controllo ai confini con connessioni agli archivi elettronici di Europol e Interpol”; “la registrazione sistematica e la raccolta delle impronte digitali di tutti i migranti che entrano nell’area Schengen”, oltre a controlli di sicurezza “in base al Sistema di informazione Schengen 2, il database dell’Interpol Sltd ed altri”.
Si prevede inoltre l’impiego delle squadre di intervento rapido (Rabit) e di polizia alle frontiere per garantire un monitoraggio sistematico e controlli di sicurezza. Frontex “contribuirà alla lotta contro il terrorismo e sosterrà la messa in pratica coordinata della lista degli indicatori di rischio, prima di fine 2015″ inoltre assisterà gli Stati Membri nell’aumento dei controlli delle frontiere esterne, per individuare foreign fighter e trafficanti di armi”.