Fondazioni e partiti politici europei si spartiranno una torta di 40 milioni di euro di sovvenzioni pubbliche per il 2015. Il finanziamento, tutto politico, è stato deciso dal parlamento europeo (in regime di prorogatio) che ha lanciato oggi due inviti a presentare proposte per la concessione di sovvenzioni alle fondazioni e ai partiti politici europei. L’obiettivo dei bandi è sostenere il programma di lavoro dei beneficiari per l’esercizio finanziario 2015.
Il trattato Ue “riconosce ai partiti politici europei e alle fondazioni a essi affiliate un ruolo importante per la formazione di una coscienza europea e per il rafforzamento dei dibattiti sulle politiche comunitarie”. Per il prossimo anno si prevede un bilancio di 28,35 milioni di euro a favore dei partiti politici e di 13,67 milioni di euro per le fondazioni.
Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 settembre 2014. L’adozione della decisione sulla concessione delle sovvenzioni da parte dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo avverrà entro il primo gennaio 2015.
In Italia non si contano le fondazioni affiliate a partiti e movimenti politici. Laboratori di pensiero e di idee. Molte di queste sorte non tanto per promuovere “la formazione di una coscienza europea”, quanto con il proposito di raccogliere fondi per autofinanziare attività dei singoli “leader”.
Solo per citare le più note, si va dalla Fondazione Italiani Europei che fa capo al piddino Massimo D’Alema al premier Matteo Renzi con la sua Fondazione “Big Bang”, fino al raffinato pensatoio “Magna Carta” di Gaetano Quagliariello. Poi ancora da Montezemolo (Italia Futura) a Fini (Farefuturo), “Riformismo e Libertà” in cui compare Fabrizio Cicchitto, Tremonti (ResPublica), (Instituto Gramsci) Fassino, (Symbola) Realacci, (Trecentossessanta) Enrico Letta e poi scorrendo la fondazione “Vedrò” in cui compaiono un po’ tutti in salsa bipartisan.
Ancora Violante, Brunetta, Monti, Prodi Ciampi e molti altri da centro a sinistra passando per il centro. Sul quotidiano online “Giornalettismo” l’elenco completo.
Non è dato sapere se queste fondazioni faranno domanda per accedere alle sovvenzioni dell’Ue, ma appare quantomeno singolare che siano sorte negli anni come funghi. Per promuovere cosa? Nessuno ha mai saputo spiegarlo.