“Il colosso americano è stato accusato di aver pagato degli esperti (e i media mainstram) per screditare il vaccino britannico”.
Ecco perché per alcuni mesi abbiamo sempre sentito parlare male di AZ. Nello stesso periodo TG e stampa corrotti riportavano solo di eventi avversi e decessi correlati al siero sperimentale inglese, quando parlare dei danni collaterali e dei decessi erano e sono ancora un tabù.
Ma la Pfizer di Bourla (e Gates), secondo gli enti di farmacovigilanza, supera di gran lunga gli eventi avversi e i decessi di Astrazeneca.
Pfizer evidentemente voleva il monopolio assoluto sui vaccini (secondo loro dovevano circolare solo quelli genici a mRna) e quindi avrebbe corrotto i sedicenti esperti prima in Canada, poi il mainstream per diffondere la falsa narrativa che inoculandosi il farmaco sperimentale britannico si poteva morire, mentre quello finanziato dai maggiori fondi speculativi come BlackRock e Vanguard, era salvifico. Falso. I dati dicono l’opposto. Come dire, dove ti giri giri, vedi solo menzogne ed un enorme business.
“Pfizer pagava gli esperti per screditare Astrazeneca”. E’ la voce riportata da diversi media britannici, riportata da Il Fatto Quotidiano e altri media italiani. “Un’inchiesta del canale britannico Channel 4, anticipata da alcuni quotidiani di Londra, ha rivelato che il costo di produzione del vaccino Pfizer-BioNTech è bassissimo: 76 centesimi di sterlina (89 centesimi di euro), mentre il prezzo di vendita applicato al governo del Regno Unito è di 22 sterline (25,7 euro). La società ha risposto spiegando che la stima è priva di senso, perché non tiene conto, ad esempio, della spesa per la ricerca e per la distribuzione. I costi complessivi di produzione del vaccino restano però segreti, così come i prezzi di vendita agli Stati”, scrive il Fatto
Non solo. Sempre secondo Channel 4 e il Daily Mail, “la compagnia americana è stata accusata di aver pagato degli esperti per screditare il vaccino britannico. Alcuni relatori di un seminario tenutosi in Canada l’anno scorso – è l’accusa – hanno sostenuto che il prodotto di Astrazeneca, oltre a non essere efficace su persone immunodepresse, può far insorgere tumori”.
Intanto continuano le polemiche anche sulla lenta distribuzione dei vaccini in Africa. Strive Masiyiwa, miliardario dello Zimbabwe che coordina il team di vaccinazione dell ’Unione Africana, ha spiegato al Financial Times come si è comportata con lui la compagnia.
Scrive il Fatto: “Alla fine del 2020, ha raccontato, si era accordato per la consegna di 2 milioni di dosi per iniziare a vaccinare il personale sanitario africano (5 milioni di persone), ma il contratto non arrivava. “Continuavano a dirmi: la settimana prossima. Così siamo arrivati ad aprile ”.