Due blitz anti Isis stamane in Italia. A Roma due cittadini maghrebini sono stati arrestati all’alba dai carabinieri del Ros con l’accusa di terrorismo internazionale. Un terzo indagato è già in carcere in Marocco per reati di terrorismo. Al centro delle indagini della procura di Roma una cellula di matrice qaedista che “si proponeva anche – sottolineano gli investigatori – la pianificazione ed esecuzioni di atti terroristici in Italia e in Nord Africa”.
La presunta cellula terroristica romana nel mirino dei carabinieri del Ros è risultata dedita al proselitismo, all’indottrinamento e all’addestramento attraverso un sito internet creato e gestito dagli stessi indagati.
Intanto un blitz della Polizia ha portato nelle province di Milano, Bergamo e Grosseto e in una cittadina dell’Albania all’arresto di 10 persone appartenenti a due gruppi famigliari e ritenute pronte a partire per combattere in Siria. Si tratta di 4 cittadini italiani, 5 albanesi e un cittadino canadese. Sono tutti accusati a vario titolo di presunta associazione con finalità di terrorismo.
L’inchiesta antiterrorismo denominata “Martese” condotta dalla Digos della Polizia di Stato ha riguardato due famiglie, una composta da italiani convertiti da qualche anno all’Islam e determinati secondo le indagini a partire per la Siria, l’altra formata da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana.
Il legame tra i due nuclei familiari è rappresentato dal matrimonio tra una ragazza italiana e un albanese, che dopo le nozze del settembre scorso avrebbero deciso di partire assieme per combattere in Siria. Gli arrestati sono dunque 4 italiani, un canadese e 5 albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo.
Tra questi il padre, la madre e la sorella di Maria Giulia Sergio detta “Fatima”, 28 anni, originaria di Torre del Greco, convertita all’Islam nel 2009 partita da tempo come presunta foreign fighter in Siria e già nota alle forze di sicurezza italiane. La famiglia della ragazza vive a Inzago, nel Milanese.
“Le attività tecniche degli investigatori”, spiega una nota della Polizia, “hanno consentito di ricostruire il percorso seguito dalla giovane coppia per raggiungere la Siria. Attraverso l’intercettazione dell’utenza, in uso a un coordinatore dell’organizzazione dei foreign fighters dello Stato Islamico, è stato possibile ricostruire l’attività di smistamento degli stranieri che da varie parti del mondo partono per raggiungere il Califfato.
Oggi è un giorno importante contro il #terrorismo. Con 2 grandi operazioni di Polizia colpite duramente cellule terroristiche #Statopiùforte
— Angelino Alfano (@angealfa) 1 Luglio 2015
Intanto l’Europa dichiara guerra alla propaganda dell’Isis sul web: al via la task force di Europol per dare la caccia agli estremisti impegnati nel reclutamento on-line di combattenti e mogli della jihad da inviare in Siria e Iraq. Lo annuncia il coordinatore antiterrorismo Ue Gilles de Kerchove.