E’ durata solo due giorni la latitanza dei due detenuti rumeni evasi da Rebibbia. Si è infatti costituito, presentandosi ai carabinieri di Tivoli, Catalin Ciobanu. L’altro, Mihai Florin Diaconescu, è stato individuato e arrestato dopo una breve fuga a piedi.
I due detenuti, erano scappati dal penitenziario segando le sbarre all’interno di un laboratorio in cui vi lavoravano. Si erano poi calati già senza problemi, eludendo la sorveglianza. Scattata la caccia all’uomo, non erano mancate le polemiche sulla sicurezza della casa circondariale di Rebibbia.
I legali dei due si erano appellati affinché si costituissero e, dopo poco più di 48 ore, braccati e col fiato sul collo delle forze di sicurezza italiane, sono stati presi.
“Il mio assistito – ha detto l’avvocato Andrea Palmiero, difensore di Catalin Ciobanu – ha deciso di consegnarsi ai carabinieri perché si è reso conto di aver fatto una sciocchezza ed era mortificato per quanto avvenuto”. In base a quanto apprende l’Ansa, l’uomo avrebbe deciso di recarsi dalle forze dell’ordine anche perché si sentiva braccato dai continui controlli che hanno riguardato anche un campo nomadi dove Ciobanu avrebbe trascorso la sua latitanza.