Omicidio suicidio a Squinzano, Lecce. Sergio Pagano, 45 anni, operaio, ha ucciso prima la moglie, Maria Paola Marzo, 41 anni, parrucchiera poi ha puntato la sua arma alla testa e ha premuto il grilletto. E’ questo l’ennesimo dramma estivo che si è consumato nel Salento, in Puglia.
La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato in via Crecefisso, a Squinzano. La coppia, separata con figli, aveva frequenti litigi, motivo per cui da tempo si erano lasciati. E’ probabile che il movente sia passionale. La gelosia, soprattutto quando ci si separa è una brutta compagnia per entranbi gli ex coniugi.
Secondo quanto scrive l’Ansa, Sergio Pagano, a bordo della sua Peugeot Station Wagon, avrebbe atteso in strada l’ex moglie che uscisse dall’abitazione di una amica. Poi è sceso dall’auto, l’ha avvicinata e le ha sparato alla testa. Appena si è accorto che la donna era morta con la stessa pistola ha puntato alla sua tempia e ha fatto fuoco
Maria Paola Marzo, donna che lavorava a domicilio dei clienti, è morta praticamente sul colpo. Il marito, Sergio Pagano, è deceduto in serata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dov’era arrivato in condizioni disperate.
La coppia aveva due figli, di 15 e 11 anni. Fino a pochi mesi fa aveva vissuto nell’abitazione dei genitori di Maria Paola Marzo. Ma il clima in famiglia – non è chiaro se influenzato anche dalla mancanza di un lavoro stabile per Pagano – negli ultimi tempi era peggiorato, tanto che la coppia si era separata alcuni mesi fa.
Lei era rimasta a casa dei genitori insieme ai figli, lui era tornato a casa dei propri famigliari. L’ira di lui, probabilmente animata da sentimenti di rabbia e gelosia, ha preso il sopravvento nel pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione Sergio Pagano è salito a bordo della sua auto armato di una pistola calibro 9 a canna corta (regolarmente detenuta per uso sportivo) e si è recato verso l’abitazione dell’amica dell’ex moglie per compiere la sua missione di “vendetta” e morte.
Alcuni testimoni pare l’abbiano visto compiere diversi giri in auto nella zona di via Crocefisso, a Squinzano. Evidentemente era riuscito a sapere che la moglie si era recata nell’abitazione dell’amica, sembra per motivi legati al lavoro di parrucchiera.
Quando la donna è uscita dall’appartamento, Pagano pare non abbia avuto esitazioni. E’ sceso dall’auto impugnando la pistola e si è avvicinato alla moglie. La donna si è accorta che il marito era armato, ha intuito il pericolo ed ha lanciato un urlo ma non è servito a nulla.
Pagano ha sparato da distanza ravvicinata un colpo di pistola, ferendo mortalmente alla testa la moglie, che è crollata in una pozza di sangue. L’uomo, tra la gente in strada atterrita, ha rivolto poi l’arma alla tempia e ha premuto per la seconda volta il grilletto.
Per la donna non c’è stato nulla da fare, nonostante l’arrivo dell’ambulanza del 118 e dei carabinieri. Pagano è stato trasferito d’urgenza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecce, ma i medici hanno potuto fare ben poco per salvarlo. Attraverso gli accertamenti affidati ai Carabinieri, coordinati dal pm della Procura di Lecce, Stefania Mininni, si cercherà ora di capire cosa abbia portato l’operaio a compiere il folle gesto distruggendo una famiglia. La coppia lascia orfani due adolescenti.