Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità la risoluzione volta a contrastare il finanziamento del terrorismo e a imporre sanzioni contro l’autoproclamato “Stato islamico”.
La seduta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu era presieduta dal capo del Tesoro statunitense Jack Lew.
La risoluzione, elaborata congiuntamente dagli Stati Uniti e dalla Russia, estende le sanzioni allo Stato islamico, già in vigore da diversi anni contro il gruppo terroristico di “al Qaeda”.
Il documento ha lo scopo di porre fine ai flussi finanziari esterni che foraggiano con denaro il terrorismo islamico in cambio di petrolio di contrabbando e la vendita di beni artistici e storici, in alcune aree siriane e irachene saldamente in mano al Califfato.
La risoluzione di contrasto al finanziamento allo Stato islamico dell’Onu colpisce anche le singole persone, gruppi o organizzazioni che collaborano con lo Stato islamico. Le sanzioni sono pesanti. In particolare, c’è il congelamento dei beni, il divieto di ingresso nei territori degli Stati membri e l’embargo sulle armi sulle nazioni che fanno parte dell’Onu.