La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia.
“Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”, ha spiegato il capo dell’Oms.
Onu: “Preoccupazione per Africa”
“Questo è il momento di chiedere ai governi di fare tutto il possibile per fermare la trasmissione, e di farlo ora. Non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sul coronavirus. “La mia preoccupazione riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa”, ha sottolineato.
Nel continente africano al momento si registrano tre casi, uno in Egitto, uno in Algeria e uno in Nigeria. La preoccupazione risiede nel fatto che in Africa pur essendoci milioni di cinesi che vi lavorano e fanno affari, molti dei quali provenienti dalla provincia di Hubei e da Wuhan, non vi sono segnalazioni, come riporta la Johns Hopkins University. Sono aree povere, governate spesso da dittatori corrotti, con scarsissimi sistemi di telecomunicazione e con un sistema sanitario “arretrato”, per non dire inesistente.
Anche la Corea del Nord desta preoccupazione. Confinante direttamente con la Cina, non viene segnalato nessun caso nel paese del dittatore Kim Jong-Un. Mentre la Corea del Sud, a venerdì 28 febbraio, conta 2.337 casi confermati e 17 morti.