Salvatore Rinaudo, l’uomo aggredito e ucciso dai cinghiali insieme alla moglie Rosa (ferita) vicino Cefalù, aveva portato fuori i suoi cani.
Quando gli animali hanno visto i cinghiali si sono messi ad abbaiare e le grosse bestie sentendosi minacciate avrebbero caricato i cani per difendere una cucciolata. Salvatore Rinaudo, a sua volta, per proteggere i suoi animali dalla furia dei mammiferi è stato attaccato insieme a sua moglie.
E’ questa la prima ricostruzione parziale dei fatti della tragedia siciliana. A confermarla sono due testimonianze: una della moglie Rosa Rinaudo che ha parlato con i Carabinieri in ospedale dove è ricoverata (non in gravi condizioni), l’altra dell’etologo Enrico Alleva.
LA TESTIMONIANZA DI ROSA RINAUDO
“Mio marito – ha detto la signora Rosa Rinaudo, moglie della vittima – è uscito con i cani questa mattina. Come fa sempre per una passeggiata. Ho visto che si era fermato perché i cani hanno iniziato ad abbaiare ad un gruppo di cinghiali. Mio marito si è messo in mezzo per salvare i cani” ha aggiunto la donna. “A questo punto i cinghiali gli sono saltati addosso. Io per cercare di recuperare il corpo sono uscita fuori e l’ho tirato dentro casa. Mentre cercavo di prenderlo e portarlo in casa sono stata aggredita anche io. Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto. Sono distrutta”, ha detto la donna ai militari dell’Arma.
L’ETOLO ALLEVA: CINGHIALE SI E’ SENTITO AGGREDITO E HA DIFESO CUCCIOLI
“Il cinghiale maschio – ha detto – si è sentito attaccato ed ha avuto un naturale comportamento di difesa probabilmente anche per la presenza dei suoi cuccioli”. E’ questa l’analisi dell’etologo Enrico Alleva dopo l’aggressione da parte di un gruppo di cinghiali che hanno ucciso e ferito un uomo e una donna a Cefalù. “Ora che i dettagli della vicenda sono più chiari, è molto probabile che gli animali si siano sentiti aggrediti – prosegue l’etologo – dai cani e come naturale risposta evolutiva abbiano attaccato”. L’uomo che è stato ucciso, secondo la ricostruzione dei fatti, era intervenuto per difendere i cani che erano con lui.
Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno in cui si svolgeranno i funerali dell’uomo ucciso dai cinghiali. Lapunzina si è recato in ospedale per informarsi sulle condizioni della moglie della vittima che ha incontrato al pronto soccorso del nosocomio.
I FATTI DI STAMANI
Un uomo di 77 anni, Salvatore Rinaudo, è morto e la moglie Rosa, di 73 anni, è ricoverata in gravi condizioni dopo essere stati aggrediti sabato mattina da alcuni cinghiali, nei pressi di una fabbrica dismessa di ceramiche, tra le contrade Ferla e Mollo, a Cefalù. La donna, con diverse ferite e morsi sul corpo (ma cosciente), si trova in gravissime condizioni all’ospedale San Raffaele Giglio della cittadina normanna dove è stata trasportata dal 118.
Stesse ferite sono state rinvenute sul corpo di Salvatore Rinaudo che però non ce l’ha fatta. Sul suo corpo i medici hanno visto “segni evidenti di morsi di cinghiali”.
La coppia era di Cefalù e si è recata nella casa di campagna in contrada Ferla sulle colline a qualche chilometro dal centro abitato, per passare forse il week end, lontano dalla calura di queste ore. Quando all’improvviso sono stati aggrediti dai cinchiali.
A dare l’allarme ai carabinieri, che stanno conducendo le indagini, è stato il figlio di Rosa e Salvatore Rinaudo, intorno alle 8.30 di questa mattina.
Da tempo alcuni sindaci delle Madonie, l’area dove sorge Celfalù, soprattutto quelli dei comuni montani, segnalano i rischi dovuti al numero crescente di cinghiali nel territorio.
LA POSSIBILE DINAMICA
Non è ancora chiaro se nella zona, nella notte, ci fosse stata una battuta di caccia al cinghiale. In genere, le grosse bestie, secondo molti cacciatori ed esperti attaccano l’uomo solo in due casi: se sono stati feriti dai cacciatori a colpi di pallettoni oppure in difesa della loro cucciolata.
In entrambi i casi, probabilmente, alla vista della coppia, gli animali hanno scatenato tutta la loro forza contro i Rinaudo, (le prime persone che gli sono capitate davanti), usando i grossi artigli e i denti affilatissimi per uccidere.
Nelle battute di caccia al cinghiale, talvolta succede che cacciatori spregiudicati mandano al “sacrificio” nei nascondigli delle bestie poveri cani da caccia che spesso vengono letteralmente sbrandellati dai cinghiali. L’obiettivo di questi cacciatori è costringere i cinghiali a venire allo scoperto per poi spararli. Se li feriscono senza ucciderli le bestie sono pericolosissime per l’uomo. Potrebbe essere successo questo alla povera coppia di Salvatore Rinaudo?