L’intelligence turca (MIT), ha allertato con una circolare le forze di sicurezza nazionali sull’infiltrazione di migliaia di jihadisti al confine inviati in Turchia da parte dello Stato islamico (Is).
Secondo quanto scritto dai servizi segreti il gruppo di islamico avrebbe in programma attacchi terroristici alle ambasciate occidentali della capitale, Istanbul, Ankara e obiettivi sensibili in altre città turche.
Secondo gli 007 turchi risulta che circa tremila jihadisti sono concentrati vicino al confine meridionale turco in procinto di oltrepassarlo. Si tratta di cittadini siriani e palestinesi tutti giovanissimi di età compresa tra i 17 e i 25 anni, molti dei quali sarebbero entrati in Turchia fingendosi rifugiati, con l’obiettivo di raggiungere le città europee.
Una parte dei circa 3mila miliziani avrebbe progettato azioni cruente in Turchia, mentre altri entrerebbero in paesi europei della Nato, attraverso la vicina Bulgaria, con l’intenzione di lanciare un’offensiva terroristica contro i paesi dell’alleanza atlantica.
La notizia di una offensiva islamica verso l’Occidente era già trapelata a gennaio sul quotidiano turco in lingua inglese “Hurriyet Daily News”, che accompagna l’allarme rosso diffuso per la possibilità di azioni terroristiche da parte di “cellule dormienti” presenti nell’area e in tutto il vecchio continente.
A questi tremila si aggiungerebbero anche i circa 1.000 combattenti di nazionalità turca già operativi all’interno dell’Is, tra Iraq e Siria. I “Foreign fighters” che, al pari della cellula risvegliatasi recentemente a Parigi, potrebbero rientrare da un momento all’altro per agire da “lupi solitari”.
Il rischio di attentati è molto plausibile anche per le numerose strutture della Nato presenti sul territorio e per i tanti cittadini occidentali che vivono, studiano, lavorano in Turchia. Un vero e proprio “esercito” del terrore che rappresentano un pericolo per l’intera Europa.
Le autorità turche hanno espulso negli ultimi mesi oltre un migliaio di stranieri sospettati di essere fiancheggiatori dell’organizzazione terroristica, mentre sarebbero circa 8mila i tentativi di ingresso clandestino respinti dalle autorità turche.