ROMA – Ancora le unioni civili al centro del dibattito politico. “Sono contrario al metodo della minaccia, sia per stile sia per tattica: dico solo al Pd di fare una scelta di buon senso. Togliete le adozioni e il similmatrimonio e prendetevi le unioni civili”, ha detto il leader del Ncd Angelino Alfano a L’intervista di Maria Latella su SkyTg24. Secondo Alfano, dopo la scelta di Grillo, Renzi “non ha più il paracadute dei voti di Grillo e quindi c’è il rischio o la possibilità o la fortuna, direbbero alcuni che questa legge salti”.
Se il testo del ddl Cirinnà non cambia e continuerà a contenere la stepchild adoption e i “similmatrimoni” per le coppie gay “noi voteremo no decisamente dicendo al pd che è un grandissimo errore”, ha spiegato Alfano. “Io dico al Pd : evitateci le adozioni e l’equivalenza con i matrimoni. Tra l’altro gli italiani sono contrari. Questa è una legge a lungo agognata dalla sinistra, ma sarebbe un po’ troppo chiedere a questo parlamento nato senza un chiaro vincitore di approvarla. Il Pd si fermi varcando la soglia del successo, ma non pretenda di stravincere a dispetto degli alleati e di tre quarti del paese”. “Penso e spero – dice ancora Alfano – che Renzi faccia una valutazione politica rispetto al paese. Il voto m5s è incerto e quello degli alleati arriva solo se togliamo adozioni e similmatrimonio. Dunque non sarebbe prendersi un uovo rispetto alla gallina di domani: sarebbe già un risultato storico”.
“Nessun rischio per il governo dal voto sulle unioni civili: così al Gr2 Rai il capogruppo del partito democratico al Senato Luigi Zanda dopo la svolta di Grillo che ha lasciato liberta’ di coscienza ai suoi parlamentari. “Il Partito Democratico – afferma Zanda – ha un patto di legislatura con il Nuovo Centrodestra che dura fino al 2018. Votiamo insieme la fiducia al Governo e le leggi. Non mi sembra drammatico avere con Ncd un’opinione diversa su ogni singolo articolo”.
Ieri cambio di rotta per i Cinque Ctelle sulle unioni civili. Grillo ha annunciato dal suo blog libertà di coscienza tanto sul nodo della stepchild adoption quanto sul voto finale della legge, nonostante il favore espresso qualche mese fa dalla consultazione rete sul ddl Cirinnà. Il leader si giustifica spiegando che “la decisione è stata presa in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S”. Il nuovo ordine di scuderia apre un fronte interno al movimento, con una spaccatura che emerge nei commenti sul web, e scombussola il precario assetto politico intorno al disegno di legge Matteo Renzi tiene ferma la linea: l’obiettivo del Pd è portare a casa la legge. (Ansa)