“L’accordo globale di partenariato firmato oggi prevede anche la fornitura di assistenza reciproca in caso di aggressione contro una delle parti dell’accordo”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin sottolineando che la Federazione Russa non esclude la cooperazione tecnico-militare con la Repubblica Popolare Democratica di Corea.
Il 19 giugno Vladimir Putin e Kim Jong-un hanno firmato un accordo su un partenariato strategico globale tra Russia e Corea del Nord. I negoziati tra i due leader si sono svolti presso la residenza statale di Kumsusan a Pyongayang. Secondo Kim Jong-un, la Corea del Nord intende rafforzare la cooperazione strategica con Mosca.
“Ora la situazione nel mondo sta diventando più complicata e sta cambiando rapidamente. In una situazione del genere, intendiamo rafforzare ulteriormente la comunicazione strategica con la Russia, con la leadership russa”, ha affermato Kim citato dalla Tass.
Kim Jong-un ha inoltre sottolineato che le autorità della RPDC sosterranno incondizionatamente la politica russa. In precedenza Putin aveva espresso la speranza che a Mosca si svolgesse un nuovo incontro con Kim Jong-un.
Stati Uniti preoccupati del patto di reciprocità militare tra Russia e Corea del Nord
Washington ha espresso preoccupazione per l’approfondimento della cooperazione tra Mosca e Pyongyang. Lo ha affermato l’addetto stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, commentando la visita del presidente russo Vladimir Putin in Corea del Nord.
“La tendenza ad approfondire la cooperazione tra Russia e RPDC dovrebbe preoccupare seriamente tutti coloro che sono interessati a mantenere la pace e la stabilità nella penisola coreana, in conformità con il regime globale di non proliferazione delle armi nucleari insieme a risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, e anche a sostegno del popolo ucraino”, ha detto la portavoce della Casa Bianca.