La Squadra mobile della Questura di Potenza ha arrestato 11 persone – 3 in carcere e 8 ai domiciliari – per i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione, induzione indebita, falsità in atti pubblici, truffa ai danni di ente pubblico e abuso d’ufficio.
Il provvedimento è stato emesso dal Gip presso il tribunale di Potenza su richiesta della locale Procura. L’indagine rappresenta l’epilogo di una complessa attività d’indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobile che ha consentito di delineare un grave quadro indiziario a carico degli indagati, 17 in tutto, in relazione a procedure di gara e di affidamento lavori (nonché di selezione del personale) bandite e pubblicate dall’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia e dal Comune di Potenza.
L’inchiesta della Procura di Potenza si è concentrata su “una rete collusiva tendente alla spartizione collaudata di diversi bandi di gara” predisposti dall’Eipli, con sede a Bari e nel capoluogo lucano. Di tale rete farebbero parte funzionari, imprenditori e professionisti.
Nell’inchiesta, inoltre, secondo gli inquirenti è emerso anche il tentativo da parte di alcuni indagati di “spingere su alcuni politici per ottenere la modifica dell’assetto istituzionale e del management dell’Ente, allo scopo di avere carta bianca nelle gestione degli appalti”.
REGISTRATO LO SCAMBIO DI DENARO
E’ stato, altresì, disposto il sequestro preventivo di conti correnti bancari, rapporti di investimento finanziario e tre automezzi, nella disponibilità di uno degli arrestati, per un valore complessivo di 62.000 euro.