Il ministro dell’Interno Marco Minniti è stato ospite della festa di Fratelli d’Italia alla manifestazione Atreju che si svolge annualmente a Roma. Il titolare del Viminale, oltre che nel Pd, il suo partito, sembra essere apprezzato alla destra di Giorgia Meloni per il suo impegno a frenare i flussi migratori.
“Mentre venivo qui pensavo che se mi applaudono troppo, significa che mi hanno scambiato per Crozza”, ha ironicamente esordito Minniti in un dibattito durato circa un’ora con i militanti di Fdi che gli hanno tributato applausi e in minima parte qualche fischio da parte di una platea con diversi nostalgici del Ventennio.
Minniti strizza l’occhio al pubblico di Atreju quando ricorda che da sottosegretario alla presidenza del Consiglio gli fu assegnata la stanza con la scrivania di Mussolini e, da sottosegretario alla Difesa, quella di Balbo. Minniti ha rivendicato i risultati ottenuti sul fronte dell’immigrazione illegale, la direttiva sugli sgomberi che “concilia il principio di legalità con quello di umanità” e l’eliminazione del grado di appello nei ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato: “sono ministro da 9 mesi, perché queste cose non le hanno fatte i governi di centrodestra?”, ha detto.
Alla manifestazione di FdI, dal titolo quest’anno “è tempo di patrioti”, sono stati fra gli altri ospiti anche il leader della Lega Matteo Salvini, Raffaele Fitto e Daniela Santanché. L’obiettivo, oltre che dibattere con i giovani, è quello di trovare un’intesa unitaria di massima per le prossime elezioni, e soprattutto sulla leadership del centrodestra che sembra essere il vero punto di conflitto tra le varie anime della coalizione.