28 Aprile 2024

Morti in corsia a Saronno, sequestrati oltre 3 mln a ex medico e infermiera complice

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Oltre 3 milioni di euro sono stati sequestrati al medico Leonardo Cazzaniga, ex vice primario del pronto soccorso dellʼospedale di Saronno, in provincia di Varese, accusato di aver somministrato farmaci letali a diversi pazienti tra il 2011 e il 2014 e allʼex ‘amante’ Laura Taroni, infermeria del medesimo nosocomio, separatamente giudicata e condannata a 30 anni di reclusione in appello in un altro filone processuale. I due, in concorso, avrebbero somministrato farmaci mortali a diversi pazienti col pretesto di “non farli soffrire”.

I finanzieri del nucleo di polizia Economico Finanziaria di Como hanno concluso gli approfondimenti delegati dalla Procura Regionale Lombardia della Corte dei Conti, contestando un danno erariale complessivo a carico dei due già pubblici dipendenti per un importo pari ad 3.153.872,28 euro.

La vicenda è stata oggetto di attenzione da parte delle cronache giudiziarie negli ultimi anni, essendo afferente alle morti provocate, negli anni dal 2010 al 2014, ad alcuni pazienti, dal personale sanitario dell’Ospedale di Saronno tramite l’infusione di una commistione venefica e letale di farmaci.

Gli approfondimenti ispettivi svolti hanno permesso di acclarare come, sulla base del vincolo di dipendenza dei due soggetti con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, le condotte contestate in ambito penale agli imputati abbiano generato la sussistenza di una duplice responsabilità erariale in danno dell’ASST Valle Olona: da un lato, il danno indiretto, cagionato dai risarcimenti che l’Ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro l’ulteriore danno non patrimoniale, nella fattispecie di danno all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e la capacità assistenziale della struttura.

Pertanto, al termine dell’attività, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha quantificato in 900.000 euro in capo all’infermiera e in 2.253.872,28 euro nei confronti del medico il danno erariale complessivamente cagionato, importi per i quali è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo, alla luce del fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale.

La determinazione della Corte die Conti mette fine alla disputa su chi dovesse pagare i risarcimenti, posti in capo esclusivamente alle condotte delittuose accertate ai due. La gdf di Como ha operato per competenza territoriale (il Tribunale è Busto Arsizio e i fatti sono avvenuti all’ospedale di Saronno, entrambi in provincia di Varese) in base alle residenze anagrafiche dei due imputati.


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