Non è bastato uno scandalo per corruzione per schiodarlo dalla poltrona su cui siede da circa 17 anni. Sepp Blatter ce l’ha fatta ancora a essere rieletto presidente della Fifa. Forte delle sue intense relazioni internazionali e della sua tenacia. Lo chiamano “l’Intoccabile”, l’uomo attorno a cui i cicloni cambiano direzione e si diradano verso l’oblio. Blatter da ieri resta saldo l’uomo più potente del gioco più popolare del mondo.
Ha vinto il quinto mandato, nonostante una settimana segnata da arresti, indagini negli Stati Uniti per corruzione e l’Fbi che gli ha decapitato i vertici. Blatter, per prevalere, è riuscito a ottenere i voti necessari già al primo turno. Sepp ha ottenuto 133 voti, rispetto ai 73 ottenuti dal principe di Giordania Ali bin al-Hussein, che si è ritirato. Sette in meno della maggioranza qualificata.
“Io non sono perfetto, nessuno è perfetto”, ha esordito. “Mi prendo la responsabilità di riportare onore nella Fifa. Dio e Allah ci aiuteranno a riportare in alto la nostra organizzazione”. Il presidente, quasi 80enne promette che lascerà dopo questi quattro anni.
“Avrei potuto ricevere più voti ma andiamo avanti. Ringrazio tutti per avermi dato la possibilità di guidare ancora il calcio per i prossimi 4 anni”, ha affermato nel suo discorso appena rieletto alla presidenza della Fifa.
Blatter nel suo discorso ha sfiorato la retata dell’Fbi. “La presunta corruzione in Fifa è stato il risultato di “alcuni” individui, non dell’intera organizzazione”. Individui che lo affiancavano e con cui lavorava in strettissimo raccordo.
“Sono disposto ad accettare che il presidente della Fifa – ha detto – sia responsabile di tutto, ma vorrei condividere questa responsabilità con voi”, ha detto gli elettori al 65° Congresso Mondiale. “Non possiamo controllare tutto ciò che succede nel calcio”.
“Oggi è una giornata nera. Ha perso il calcio e quelli che lo amano”: Luis Figo, a lungo candidato alla presidenza della Fifa e poi ritiratosi a pochi giorni dal voto, commenta così, con un post sui social network la rielezione di Sepp Blatter. “Non si può condurre la Fifa facendo piazza pulita delle più elementari regole di trasparenza, legalità e democrazia”, scrive il portoghese.
Secondo Figo, se Blatter si preoccupasse realmente del calcio “dovrebbe dimettersi nei prossimi giorni”. “Non mi pento di nulla – scrive ancora Figo – Ho lottato e insistito per la rigenerazione di una organizzazione che deve cambiare rotta. Viviamo in una situazione di emergenza, e il calcio è pesantemente influenzato dalla situazione attuale”.
“Abbiamo forse perso una battaglia ma la guerra non è finita. Continuerò a lottare per una Fifa migliore” è questo il commento alla rielezione di Sepp Blatter del presidente della Federazione olandese Michael van Praag, candidato alla presidenza della Fifa prima di ritirarsi a qualche giorno dal voto.
“Il signor Blatter conosceva e tollerava la corruzione. La sua rielezione dimostra che l’organizzazione Fifa è malata”. “Sono orgoglioso del fatto che la Uefa abbia difeso e sostenuto un movimento favorevole al cambiamento all’interno della Fifa”. E’ durissimo Michel Platini, che accusa Blatter frontalmente come già aveva fatto il giorno del blitz e prima ancora Diego Armando Maradona.